I Carabinieri del Norm della compagnia di Sassari, hanno dato esecuzione, oggi pomeriggio, all’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip per tentato omicidio, porto e detenzione illegale d’arma da fuoco, nei confronti di Ruggero Carta, di 54 anni, del capoluogo.
L’uomo, la sera dello scorso sabato 17 gennaio in via Madrid dopo una discussione per futili motivi con Salvatore Camboni, 27enne, sassarese, ha avuto una violenta colluttazione subendo però la peggio per la maggior prestanza fisica e molto più giovane. L’arrestato quindi si è recato nella sua abitazione dove ha preso la pistola che deteneva illegalmente ed è poi ritornato sul luogo del litigio, per riattizzare quello che era sembrato ai presenti un battibecco armai concluso. Ma qui, in maniera fulminea, si è affiancato al Camboni, esplodendo due colpi di pistola, uno dei quali ha colpito la vittima al fianco sinistro e Carta, subito dopo il ferimento, è fuggito a bordo della propria autovettura.
I militari del Nucleo Operativo hanno avuto non poche difficoltà in fase iniziale a ricostruire la vicenda. La vittima non presentava macchie di sangue e non lamentava particolari dolori se non un generale malessere riconducibile, almeno in via di prima approssimazione, allo stato di ubriachezza in cui versava. I presenti inoltre, tra cui alcuni cari amici e la fidanzata del Camboni, si sono adoperati, almeno nell’immediatezza, per coprire quanto accaduto, mostrando agli inquirenti dei petardi, che sarebbero stati l’origine dei rumori uditi nei dintorni ed a causa dei quali era partito l’allarme, e negando che fosse necessario l’intervento dell’ambulanza. Ma ad indirizzare le indagini nel giusto verso, è stato fondamentale l’aiuto dei numerosi abitanti del vicinato, che hanno chiamato il 112 ad hanno riferito di avere udito distintamente due colpi di pistola.
La gravità delle condizioni in cui si è scoperto versare il Camboni la mattina seguente in ospedale, ha poi spinto gli stessi amici ad essere collaborativi e fornire più chiare indicazioni su quanto accaduto.
Sono tuttora in corso le investigazioni per il rintraccio dell’arma, illegalmente detenuta. Il feritore, quindi, è stato accompagnato oggi stesso presso il carcere di Bancali.