"E' il primo dei quattro anni che faremo insieme, la durata della segreteria e della legislatura devono andare insieme". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante l'intervento alla 'Factory365', lega i destini del Partito democratico e del governo. Un auspicio rivolto ai Giovani democratici, organizzatori dell'evento, ai quali indica lo scopo del Pd: "siamo qui per cambiare il paese che quelli prima di noi non sono riusciti a cambiare.
Dobbiamo prendere il paese e restituirlo non solo più bello, ma più semplice". Un risultato finora ottenuto grazie alla vittoria alle elezioni europee che ha portato Grillo "a tornare fare i suoi tour. Ora dicono che nei M5S uno non vale più uno. Ma io non penso che uno vale uno: ciascuno conta come gli altri, ma se ciascuno di voi si mette in gioco vale molto di più". All'altro avversario politico invece, Matteo Salvini, dice: "non serve la demagogia di chi da 20 anni ti rappresenta ma non è stato in grado di risolvere problemi".
Il presidente del Consiglio poi affronta temi legati alla politica interna del partito, allontanando le divisioni fra correnti e augurandosi che io giovani dem facciano la politica per passione, la stessa che dovrà mettere l'Italia in Expo 2015, "gigantesca opportunità perché mette al centro il tema del cibo, dello stile vita, del modo in cui facciamo uso delle risorse".
La passione e non "lo zero virgola" guida anche l'Italia in Europa dove, sottolinea Renzi, "stiamo facendo una battaglia di impostazione ideologica e filosofica. Rispettiamo gli accordi, ma l'Europa prima di essere contratto è una comunità". Infine un commento sull'inchiesta che ha sconvolto la politica romana: "Non lasceremo la Capitale in mano ai ladri. Noi facciamo pulizia al nostro interno. Noi siamo garantisti sempre, desiderosi che si va a processo e si fanno le sentenze".





