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Lavori Consiglio Sardegna: Approvato disegno di legge n. 140/a (giunta regionale) su mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. (2)

Interpellanza N. 55/A (Cossa - e più) sul futuro dei lavoratori cosiddetti "utilizzati".

L’Aula è poi passata all’esame dell’interpellanza 55/A (Cossa e più) sul futuro dei lavoratori cassaintegrati o in mobilità in deroga impiegati in progetti di “utilizzo” da enti pubblici (Asl, comuni e province).

Nell’illustrare il documento, il primo firmatario Michele Cossa ha ricordato all’Aula che sono migliaia, in Sardegna, i lavoratori espulsi dai processi produttivi che beneficiano attualmente di ammortizzatori sociali in deroga. Tra questi, circa 400 hanno lavorato presso enti pubblici e hanno percepito fino al 31 agosto 2014 un sussidio integrato. A seguito dell’entrata in vigore del decreto interministeriale interministeriale n.83473 del 1° agosto 2014, che introduce nuovi criteri per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, questi lavoratori – ha detto Cossa – rischiano di non poter più beneficiare del sussidio finora riconosciuto.

L’esponente dei Riformatori, dopo aver rimarcato che «alla fine dell'anno in corso scadranno anche i progetti di impiego senza possibilità di ulteriori proroghe», ha chiesto al Presidente della Regione e all'Assessore regionale del lavoro quali interventi intendano mettere in campo per garantire ai lavoratori "utilizzati" la possibilità di reinserirsi nel mercato del lavoro e quali politiche per l’occupazione di lungo periodo intendano elaborare, al fine di ridurre la grave crisi occupazionale che si registra in Sardegna.
All’interrogazione ha risposto l’assessore al Lavoro Virginia Mura.

’esponente della Giunta ha ricordato che la Regione, dopo l’entrata in vigore del decreto ministeriale di agosto, è intervenuta per garantire ai lavoratori un sussidio minimo e la copertura previdenziale. «Contiamo di dare la copertura previdenziale a questi lavoratori almeno fino al 31 dicembre 2014 ricorrendo ai fondi previsti dall’articolo 6 del decreto ministeriale – ha annunciato l’assessore – la Giunta proporrà ai sindacati di destinare questi fondi ai lavoratori “in utilizzo”. Virginia Mura ha poi riconosciuto la gravità della situazione: «Della questione sono stati investiti anche i parlamentari sardi. Il Governo – ha detto Mura – sembra disponibile a trasferire alla Sardegna i 200 milioni di euro per la copertura totale degli ammortizzatori sociali in deroga». Non sarà invece possibile utilizzare il milione di euro stanziato nell’assestamento di bilancio perché – ha ricordato l’assessore – non si può intervenire in questa situazione con una legge regionale.

Mura, infine, ha rivelato all’Aula che 88 dei 400 lavoratori in “utilizzo” sono stati inseriti nella lista della legge 47. «A loro sarà assicurata una possibilità di lavoro sereno. Per gli altri – ha concluso Mura – serve una legge nazionale analoga a quella emanata per i lavoratori di pubblica utilità per i quali sono state previste precise convenzioni per il loro impiego negli enti pubblici».

Michele Cossa si è dichiarato insoddisfatto per le risposte fornite dall’assessore. «I fondi indicati non sono nella disponibilità della Giunta – ha detto l’esponente dei Riformatori – su questa vicenda c’è inoltre un preciso ordine del giorno del Consiglio a cui non è stato dato seguito». Cossa si è detto preoccupato per la scadenza del 31 dicembre: «Non si intravede nessuna soluzione – ha concluso il consigliere della minoranza - la Regione deve farsi carico di questa situazione per dare una speranza a un gruppo di lavoratori che in questi anni ha dato agli enti pubblici un grande contributo di esperienza e professionalità».

Interpellanza N. 81/A (Cherchi Oscar - e più) sul trasferimento della competenza all'irrogazione delle sanzioni in materia di pesca dalla Regione autonoma della Sardegna allo Stato.

Il presidente Ganau ha dato quindi la parola al consigliere Oscar Cherchi (FI), primo firmatario dell’Interpellanza 81/A “sul trasferimento della competenza all'irrogazione delle sanzioni in materia di pesca dalla Regione autonoma della Sardegna allo Stato”.

Cherchi ha spiegato che il suo gruppo, dopo aver letto la deliberazione 41/11 del 21 ottobre 2014 “Contenzioso amministrativo in materia di pesca. Trasferimento della competenza all'irrogazione delle sanzioni dalla Regione autonoma della Sardegna allo Stato", vorrebbe capire quali siano state le motivazioni politiche che hanno portato la Giunta a definire questo passaggio di competenze con un atto amministrativo.  Cherchi ha ricordato che la Regione Sardegna, in base allo Statuto, ha competenza esclusiva in materia di pesca e che non è chiaro perché la Giunta abbia voluto rinunciare alla propria sovranità a favore dello Stato. Il consigliere regionale ha evidenziato inoltre che sembra che la Giunta voglia smantellare il Corpo forestale e, in particolare, le 8 basi navali. Il proponente dell’interpellanza ha chiesto all’assessore di valutare “l'opportunità di rivalutare le misure adottate con la deliberazione 21 ottobre 2014, n. 411/11”.

Per la risposta il presidente ha dato la parola all’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, nonostante l’interpellanza fosse rivolta all’assessore dell’Agricoltura. L’esponente dell’Esecutivo ha affermato di comprendere la complessità normativa sulle sanzioni in materia di pesca, ma ha spiegato che tale disposizione si è resa necessaria per ottemperare al regolamento dell’Unione europea ed evitare di soccombere in eventuali contenziosi. Secondo Spano l’applicazione del regolamento comunitario sulle sanzioni “necessita di un controllo coordinato a livello sovraregionale”.

ompetenze, ha spiegato, che sono già in capo alla Capitaneria di porto e si sarebbe creato un doppio controllo con doppia sanzione per le stesse irregolarità.  Per quanto riguarda la possibile dismissione del Corpo forestale, Spano è stata chiara: la Giunta non solo non ha intenzione di smantellare il Corpo, ma intende potenziarlo e valorizzarlo.

Il consigliere regionale, Oscar Cherchi, non si è detto soddisfatto della risposta perché “l’assessore non ha centrato la richiesta su quali motivazioni politiche abbiano portato a questo passaggio con atto amministrativo” e non ha chiarito se verranno smantellate le 8 basi navali. “Siamo contrari all’eliminazione di questo servizio del Corpo forestale”. Com