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Pesca: fronte comune per trovare risposte concrete alla crisi e nuovi servizi con l’apertura di 17 sportelli di assistenza in tutta la Sardegna.

Contrastare una crisi senza precedenti trovando risposte concrete alle esigenze di un settore che in Sardegna, su 1.850 chilometri di coste conta, tra operatori diretti e indotto, circa 10.000 occupati.

Nell’isola operano 1.355 imbarcazioni da pesca (oltre il 10% della flotta nazionale di circa 12.700) con circa 3.000 pescatori imbarcati, mentre sono quasi 9.000 gli ettari di lagune e aree umide gestite su 35 ambienti in cui lavorano poco meno di 1.000 persone.

I sintomi di una difficoltà che assume carattere strutturale, aggravata negli ultimi anni dalla complicatissima situazione economico-finanziaria che si sta vivendo, ci sono tutti. A livello nazionale si è assistito nell’ultimo decennio a tanti segni negativi degli indici macroeconomici: -17.000 posti di lavoro (da 46.000 a 29.000 addetti); -48% di catture; -31% di redditività di impresa; -77% le risorse nazionali per la programmazione di settore; -30% di imbarcazioni; -38% di addetti e una flessione media annua della produzione pari al 4,7%.

Una tendenza a dir poco disastrosa alla quale si vuole porre rimedio, tra le altre azioni, anche fornendo assistenza e supporto agli operatori ittici, attraverso un progetto, Centri Assistenza Pesca, finanziato dalla Regione Sardegna con 250 mila euro e portato avanti da un’associazione temporanea di scopo chiamata CAP Sardegna, tra Federcoopesca-Confcooperative Sardegna, Associazione Armatori Motopescherecci Sardi, Lega Pesca Sardegna, AGCI Agrital Sardegna, che vedrà la nascita di 17 sportelli in tutte le marinerie della Sardegna.

E un piccolo passo avanti in questo senso può essere rappresentato proprio dall’apertura dei Centri di Assistenza Pesca che daranno avvio ad un sistema di supporto, informazione e servizi, in grado di veicolare in modo tempestivo notizie, informazioni, strumenti amministrativi, organizzativi e gestionali, utili al settore. Questo consentirà un più rapido passaggio delle informazioni rappresentando un punto di riferimento stabile per l’operatore e, più in generale, permetterà di migliorare il livello di conoscenza dei pescatori che potranno contare su strumenti di lavoro aggiornati e qualificati, saranno affiancati per l’avvio di pratiche amministrative o richieste specifiche sia in Regione che al Ministero delle Politiche Agricole, verranno informati sulle possibilità che offre il settore, su occasioni di incontro con esperti del settore e con i funzionari della Pubblica Amministrazione con i quali ci sarà un dialogo più proficuo. Com