Si conclude oggi la visita di tre giorni di Papa Francesco in Turchia. In quest'ultima giornata di viaggio il pontefice partecipa a una liturgia insieme al leader dei cristiani ortodossi, il patriarca ecumenico Bartolomeo I, con cui si è abbracciato al momento dello scambio della pace. A seguire l'incontro con alcuni giovani rifugiati scappati da Siria, Iraq e altre zone di conflitto.
Papa Francesco e Bartolomeo I emetteranno una dichiarazione congiunta al termine del loro incontro di oggi, che giunge in occasione della festa di Sant'Andrea, molto sentita dalla Chiesa ortodossa.
All'inizio della conclusiva giornata del viaggio, Francesco ha incontrato, stamane nella Rappresentanza Pontificia a Istanbul, il Gran rabbino del Paese, Isak Haleva. Haleva, gran rabbino di Turchia dal dicembre 2002, aveva già incontrato Benedetto XVI, sempre a Istanbul, il 30 novembre del 2006. La comunità ebraica in Turchia, la seconda numericamente in un Paese islamico dopo l'Iran, consiste oggi di 25 mila persone, presenti essenzialmente a Istanbul ma anche a Smirne.
La visita di ieri è stata scandita da momenti toccanti e immagini che entreranno negli annali: dalla preghiera senza scarpe accanto all’imam al bacio sulla testa ricevuto dal patriarca ecumenico ortodosso.
La seconda giornata in Turchia di Papa Francesco è stata un percorso all’insegna del dialogo tra le religioni. “Fratelli nella speranza, camminiamo insieme”, ha detto Papa Francesco recitando la preghiera ecumenica nella chiesa patriarcale di San Giorgio al Fanar con Bartolomeo I.
“Quale grazia, santità, poter essere fratelli nella speranza del Signore Risorto – ha continuato il Pontefice - Quale grazia e quale responsabilità poter camminare insieme in questa speranza”. Al suo arrivo, rivolgendosi al patriarca ortodosso, aveva detto: “Santità, la prego di benedire me e la Chiesa di Roma”, poi si era chinato in attesa, ricevendo un bacio sulla testa e un abbraccio fraterno e spontaneo.
“Salutiamo con piacere e grande considerazione la venuta di Vostra Santità qui, come un fatto storico e ricco di buoni auspici per il futuro", alcune delle parole con cui lo ha accolto Bartolomeo I. Secondo il patriarca, la visita di Papa Francesco al Fanar testimonia "la volontà sua e della Santissima Chiesa di Roma di proseguire il fraterno costante cammino con la nostra Chiesa Ortodossa, per il ristabilimento della completa comunione tra le nostre Chiese".





