Press "Enter" to skip to content

Carabinieri compagnia di Siniscola denunciano a San Teodoro ben 18 persone per ricettazione.

Il telefono cellulare è da sempre un obbiettivo molto appetibile tra i malintenzionati alla ricerca di facili guadagni. È questo il motivo che ha indotto i carabinieri della compagnia di Siniscola ad avviare, per il 2014, una campagna finalizzata al contrasto di questo sgradevole fenomeno. Infatti, il furto di un bene così personale, non costituisce soltanto una perdita economica, in alcuni casi anche molto cospicua, ma una vera e propria violazione della privacy nei confronti delle vittime che sui propri telefoni conservano sempre più dati sensibili, inerenti la propria sfera personale quali contatti telefonici, e-mail, messaggi, fotografie. Dunque la lente di ingrandimento degli investigatori si è posta sulla filiera che consegue al furto del telefono cellulare, a partire da chi materialmente commette il furto fino ad arrivare a chi ne entra in possesso, acquistandolo a prezzi stracciati da qualche commerciante disonesto. Le impegnative attività d’indagine, svolte dai carabinieri tenenza di San Teodoro, guidati dal luogotenente Fabiano Mulas, hanno consentito di denunciare 18 persone per il reato di ricettazione, avendo quest’ultimi acquistato o comunque essendo entrati in possesso in vario modo dei telefoni provento di furto.

L’attività investigativa, partita dopo l’acquisizione di diverse denunce di furto di telefoni cellulari di ultima generazione, si è conclusa con l’identificazione di chi ha avuto in qualche modo la disponibilità degli apparecchi telefonici provento di furto. Infatti, i telefonini rubati, spesso acquistati ad un prezzo stracciato, sono stati utilizzati dai denunciati con l’abbinamento di proprie schede telefoniche e sei di questi sono stati recuperati e restituiti ai proprietari. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato recuperato a Buddusò dove a seguito di una perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto un nuovissimo Samsung S4, risultato rubato ad un commerciante di Empoli (Firenze) il 22 agosto, che si trovava in vacanza nella nota località turistica. Tra i telefoni recuperati figurano dispositivi di ultimo grido e di grande valore commerciale, quali Iphone, Samsung, Blackberry, per un valore complessivo di circa 5.000 euro.

Grazie all’applicazione di sempre maggiori e nuove tecnologie in campo investigativo, si ritiene che quello che è stato per anni un fenomeno molto diffuso e incontrastato, ora abbia ricevuto una forte battuta di arresto.
I carabinieri rinnovano l’invito ad effettuare l’acquisto degli apparati elettronici, solo ed esclusivamente attraverso canali leciti, evitando di rivolgersi al mercato nero per non incorrere in gravi conseguenze penali. Il delitto di ricettazione prevede la pena da due ad otto anni di reclusione.

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »