Press "Enter" to skip to content

L’arroganza di Renzi porta alla totale rottura con i sindacati: “Il governo non tratta con le parti sociali sulla legge di stabilità”

"Il governo deve parlare con i sindacati e ascoltarli, ma ciascuno torni a fare il suo mestiere: il sindacato fa le trattative con le aziende. Le leggi le fa il Governo". Così Matteo Renzi, ospite a Otto e Mezzo su La7, parla del rapporto con la Cgil.

E a due giorni dalla manifestazione targata Confederazione Generale Italiana del Lavoro - che a Roma ha raccolto un milione di persone-  il premier è chiaro: "Se i sindacalisti vogliono trattare si facciano eleggere, ce ne sono già, si troverebbero a loro agio".

"Trattare cosa? La cosa veramente surreale è che il segretario della Cgil Camusso dica che in un incontro si debba trattare. Nessuno può trattare sulla legge di stabilità. Sulla legge di stabilità si tratta in Parlamento". Così replica il presidente del Consiglio alle parole dette da Susanna Camusso al termine dell'incontro ministri-sindacati sulla legge di stabilità.

"Il contenzioso con l'Europa è chiuso?", incalza Lilli Gruber. "Credo di sì", risponde il premier che dopo gli stress test di ieri  si dice "convinto che Mps e Carige troveranno le risposte da dare".

Poi parla del diritto allo sciopero, da salvaguardare, si scaglia contro la corruzione, "vero problema dell'Italia", e contro il potere di veto dei piccoli raggruppamenti che "ha distrutto il Paese, bloccando la possibilità di fare le riforme"-

Parla di posti di lavoro. "Da febbraio a oggi siamo cresciuti di 80mila posti, ma per recuperare un milione ci vuole tempo". E quanto al milione dice: "Non ho mai fatto promesse su posti di lavoro, ma se lo dice Padoan mi fido".

More from ARCHIVIOMore posts in ARCHIVIO »