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Calcio – Settima giornata di serie A.

Pari spettacolare, maturato in poco più di dieci minuti, fra Inter e Napoli nel posticipo della settima giornata. Il 2-2 di San Siro non risolleva i nerazzurri dalla crisi delle ultime giornate (due sconfitte consecutive) e non mette le ali ai partenopei. E non scioglie le riserve sulle qualità di gioco di entrambe le squadre. Ma dovrebbe concedere un po' di respiro in vista di tempi migliori.

Mazzarri piazza Obi a destra e Dodò a sinistra nel 3-5-2, con Palacio e Icardi di punta. In mezzo Kovacic, Hernanes  e Medel. Consueto 4-2-3-1 per Benitez, con Callejon, Hamsik e Insigne dietro a Higuain. I nerazzurri fanno capire subito che la partita serve a dare la scossa per rialzarsi dalle due sconfitte di fila. Le fasce funzionano bene, Kovacic e Hernanes sono ispirati. Due occasioni per Icardi, sulla prima lo rimpalla Albiol, sulla seconda la deviazione di testa va fuori di poco. La risposta del Napoli, costantemente sulla difensiva, è in una sventola di Hamsik (ben servito da Insigne) che non sorprende Handanovic. Negli ultimi minuti di frazione, gran controllo e girata dal limite di Hernanes che si stampa sul palo.

Il conto dei legni lo pareggia Insigne (liberato da Hamsik a tu per tu con Handanovic) a inizio ripresa. L'Inter non è più tonica come nel primo tempo e arretra il baricentro. Occasioni per Vidic, alto di testa, e Callejon, con una botta da 25 metri su cui Handanovic non è perfetto. Le due squadre sembrano indirizzarsi allo 0-0, ma un errore di Vidic dà il 'la' a un quarto d'ora (recupero incluso) di fuochi d'artificio. Al 79', infatti, il serbo sbaglia l'intervento di testa su un'innocua rimessa laterale di Ghoulam e fa un assist a Callejon per il vantaggio del Napoli.  La partita s'infiamma.

Mazzarri inserisce Guarin per Medel e dopo un minuto e spicci dal suo ingresso, su corner, il colombiano sfrutta la torre di Icardi e insacca il pari (82'). Ora i capovolgimenti di fronte sono rapidi, anche se non lucidi. Juan Jesus s'immola in scivolata e impedisce il gol a Higuain. Ma, al 90', la difesa dell'Inter si immobilizza sul cross di David Lopez che Callejon accarezza in rete (sesto centro per lo spagnolo, in vetta alla classifica cannonieri con Honda e Tevez). Il nuovo vantaggio partenopeo dura un solo minuto: cross di Dodo e gran terzo tempo di Hernanes che pareggia di testa. Ultimo brivido su una deviazione di Mbaye di poco a lato. Un bel pari, tutto sommato giusto.

Cagliari Sampdoria 2-2 - Zeman gioca sol solito 4-3-3: a centrocampo Crisetig preferito a Daniele Conti, in avanti confermato il tridente Sau-Cossu-Ibarbo. Gabbiadini, Okaka ed Eder sono reparto offensivo di Mihajlovic.

La Sampdoria si fa rimontare dal Cagliari e resta terza forza del campionato, ma spreca l'occasione di arrivare a un punto dalla Roma. Il Milan passa a Verona e si insedia al quarto posto. L'Udinese cade a Torino e si fa avvicinare dalla Lazio, cinica a Firenze. Successi in extremis per l'Atalanta sul Parma, ultimo in classifica, e per il Palermo (il primo) sul Cesena. Sono i responsi del pomeriggio domenicale della settima giornata.

Vantaggio di Gabbiadini imbeccato da una punizione di Palumbo che sorprende la difesa sarda (28'). Il raddoppio doriano viene da una cannonata di sinistro di Obiang dai 20 metri (39'). Secondo tempo di marca casalinga. Cacciatore atterra Ibarbo in area e provoca il rigore, lasciando la Samp in dieci per seconda ammonizione, Avelar trasforma con una botta sotto l'incrocio dei pali (59'). Occasione del pari sui piedi di Pisano, ma Romero (subentrato al 22' a Viviano) non si fa sorprendere. Aggancio rimandato. Avelar pesca Sau in mezzo all'area, il piccolo fantasista controlla e fulmina Romero (77'). Mesbah fallisce il gol della vittoria blucerchiata. Sampdoria a 15 punti (Juventus a 19, Roma a 18). E sabato sera c'è Samp-Roma.

Verona Milan 1-3 - Nel 4-3-3 di Mandorlini il tridente d'attacco è composto da Juanito Gomez, Toni (autore l'anno scorso una doppietta) e Jankovic. Inzaghi fa i conti con l'assenza dello squalificato de Jong e impernia il centrocampo su Essien con Muntari e Poli, in avanti ci sono Honda, Torres ed El Shaarawy. Proprio il 'Faraone' spreca un'occasione nel buon avvio del Milan. Poi è Torres a concludere fuori in girata.

'Hellas si fa vedere con una punizione alta di Marquez. Vantaggio rossonero su goffo autogol del brasiliano Marques, che di stinco mette nella propria porta un traversone da destra di Abate ((21'). Ci prova Hallfredsson, fuori di poco in diagonale. Il Milan raddoppia: grande intuizione di El Shaarawy che taglia il campo con un passaggio per Honda che fa secco Rafael (27'). Immediata reazione scaligera con una girata di Toni su cui vola Abbiati. Ancora il portiere milanista protagonista su zuccata di Jankovic. Abbiati poi si oppone a un tiro insidioso di Ionita.

Nella ripresa arriva il tris rossonero e bis di Honda: il giapponese (che aggancia Tevez a quota 6 in vetta alla classifica marcatori) innescato da lontano da Rami entra in area e batte Rafael (56'). Abbiati ancora protagonista su Tachtsidis. L'ingresso di Nico Lopez vivacizza l'attacco del Verona, tanto da segnare fruttare il gol della bandiera all'82'. Sull'1-3, Nenè manca la porta da due passi. Finale nervoso con l'epulsione di Marquez per doppia ammonizione. Milna quarto a 14 punti, Verona al palo a 11.

Torino Udinese 1-0 - Ventura col 3-5-2 senza gli squalificati Glik ed El Kaddouri, con Amauri e Quagliarella in avanti. Stramaccioni si affida a Lucas Evangelista, 19 anni, esordiente, con Théréau a sostegno di Di Natale.

Nel primo tempo palo di Vives per i granata. Risolve la partita Quagliarella (quarto gol) su colpo di testa dopo torre di Vives (62'). Toro a 8 punti come il Genoa (al Monday Night con l'Empoli). Udinese ferma a 13.

Atalanta Parma 1-0 - Colantuono recupera Cigarini in mediana con Migliaccio, preferito a Baselli; in attacco tridente Denis-D'Alessandro-Moralez. Donadoni deve fare i conti con l'infermeria: Paletta, Cassani, Biabiany e Palladino ancora indisponibili; nel 3-5-2 Cassano e Coda in attacco, Jorquera preferito a Lodi a centrocampo, ma il cileno alza bandiera bianca dopo appena 21'.

Occasione per Moralez che poi fa l'assistman per Migliaccio che alza di testa. Colontuono azzecca la sostituzione: al 76' inserisce Boakye per D'Alessandro e l'ex Sassuolo regala i 3 punti alla sua squadra e all'allenatore approfittando di un'indecisione di Mirante al 90'. Atalanta a 7 punti, Parma fanalino di coda con 3.

Palermo Cesena 2-1 - Clima estivo al 'Barbera', con 30° . Vazquez e Dybala di punta, con l'Under 21 Belotti che parte dalla panchina nell'undici di Iachini. Nell'attacco di Bisoli l'ex Brienza a sostegno di Marilungo.

Dybala prima si fa neutralizzare da Leali poi coglie la traversa. Anche Bolzoni di testa pericoloso tra i rosanero. Sblocca Dybala con un bel sinistro a giro sul secondo palo (33'). Nella ripresa cresce il Cesena. Sorrentino salva su Rodriguez. Andjelkovic trattiene Magnusson sugli sviluppi di un calcio d'angolo, dagli undici metri Rodriguez non fallisce (61'). Vazquez coglie poi il palo alla sinistra di Leali. La prima vittoria dei padroni di casa arriva nel recupero: Gonzalez fa centro di testa su angolo da destra di Dybala (91'). Il Palermo aggancia proprio il Cesena a 6 punti.

Nella partita all'ora di pranzo, successo 2-0 della Lazio in casa della Fiorentina, con reti (la quinta) di Djordjevic (35') e Lulic (92'). Lazio a 12 punti, Fiorentina a 9