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Dichiarazione del Senatore Silvio Lai (PD): che fine hanno fatto i 100 milioni di euro di investimenti promessi un anno fa da E.On?

Un anno fa un comunicato congiunto del Mise e dell’allora assessore regionale all’industria Antonello Liori annunciava con grande enfasi il piano di investimenti di E.On a Fiumesanto. 100 milioni di euro per l’adeguamento dei gruppi 3 e 4 e per la dismissione dei gruppi 1 e 2. A distanza di un anno di quell’investimento non c’è traccia.

Dell’argomento si occupano in un’interrogazione inviata al Ministro dello sviluppo economico, i senatori del Pd Silvio Lai, Giuseppe Luigi Cucca, Ignazio Angioni e Luigi Manconi, dal capogruppo del PD in commissione ambiente Massimo Caleo e dal capogruppo Pd in commissione industria Salvatore Tomaselli. “Alla notizia di quello che veniva considerato un piano di investimenti in pochi avevano esultato, afferma il primo firmatario Silvio Lai. Le perplessità erano legate prima di tutto al fatto che all’incontro al Mise tra regione ministero e l’amministratore delegato di E.On Miguel Antonanzas non furono invitate e coinvolte le istituzioni locali e i rappresentanti sindacali. In secondo luogo perché venivano spacciati per investimenti quelli che in realtà erano adeguamenti, peraltro obbligati per legge. La nostra preoccupazione e le nostre perplessità oggi sono ancora maggiori perché non si hanno notizie di quei 100 milioni di euro di interventi nella centrale. E quel che è peggio, prosegue Lai, è che sta venendo fuori un quadro preoccupante sulla situazione di inquinamento ambientale nei terreni sottostanti i gruppi 1 e 2.

Per questo motivo insieme ai colleghi Cucca, Manconi, Angioni, Caleo e Tomaselli abbiamo deciso di interrogare urgentemente il Ministro dello sviluppo economico. A lui vogliamo chiedere risposte precise riguardo alle promesse e agli accordi che l’amministratore delegato di E.On ha annunciato proprio nella sede ufficiale del ministero. E non è tutto perché pare che la società tedesca anche nell’affidamento degli appalti stia procedendo con modalità che penalizzano in modo grave le imprese sarde.

Queste ultime si trovano ad essere scavalcate nell’affidamento da società della penisola per poi doversi accontentare di ottenere subappalti che non consentono di ottenere un adeguato guadagno per i lavori svolti. E infine c’è un ultimo aspetto preso in considerazione dall’interrogazione riguarda la realizzazione del quinto gruppo a carbone. Sembra infatti che E.On abbia presentato un piano stralcio compatibile con il progetto di bonifica. Questo consentirebbe di non vincolare l’avvio dei lavori per il nuovo gruppo all’intera bonifica del sito di Fiumesanto. Tale piano però non avrebbe ancora ottenuto il via libera da parte del ministero dell’ambiente. Ci auguriamo, conclude Lai anche a nome dei colleghi senatori, che dal Ministro arrivino non solo risposte ma anche interventi decisi nei confronti di E.On”. Com-b.s.

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