Vola la Samp di Mihajlovic che, anche se a fatica, batte 1-0 l’Atalanta a Marassi e si ritrova da sola al terzo posto, grazie al mezzo passo falso dell’Udinese, raggiunta sul pari proprio all’ultimo respiro dal Cesena su rigore.
A Marassi fa dunque festa la Sampdoria del tecnico Mihajlovic e del ‘pirotecnico’ presidente Ferrero. I doriani spengono la resistenza dell’Atalanta grazie ad una rete di Gabbiadini, al terzo centro finora, che sfrutta alla perfezione un lungo lancio di Obiang (35’). Prima e dopo comunque i liguri hanno legittimato il risultato, creando diverse occasioni, una particolarmente invitante con Okaka. Per i bergamaschi, alla quarta sconfitta consecutiva, da segnalare solo una chance per Denis che non arriva di un soffio su cross basso di Maxi Moralez.
L’Udinese di Stramaccioni al Friuli vede smorzarsi il sogno del momentaneo primo posto in classifica per un rigore in pieno recupero, realizzato da Cascione al 92’. I friulani, in vantaggio al 62’ con una bella azione personale del Bruno Fernandes, vengono raggiunti dal Cesena sull’1-1. Veramente pregevole la giocata del giovane centrocampista portoghese che, dopo una discesa sulla sinistra, entra in area e batte il portiere cesenate Leali con un preciso diagonale di sinistro, dopo aver saltato anche l’ultimo difensore. I romagnoli però non demordono e, dopo aver a lungo ballato, nel finale spingono alla ricerca del pari. Prima il portiere dei bianconeri Karnezis salva su Rodriguez, poi al 91’ lo stesso Rodriguez viene atterrato da Widmer: per l’arbitro Mariani è penalty: dagli 11 metri Cascione trasforma e allontana il Cesena dalle zone pericolose della classifica. Per i friulani comunque la conferma di poter puntare a un posto in Europa.
Tantissime emozioni all’Olimpico con la Lazio che batte 3-2 il Sassuolo in una partita thrilling. La Lazio sblocca già al 9’ con un gran sinistro da fuori di capitan Mauri, anche se Consigli appare un poco in ritardo. Al 25’ raddoppio laziale: cross dalla sinistra di Candreva, stacca di testa Djordjevic che batte ancora Consigli e si porta al comando della classifica marcatori con 4 reti. Un minuto e gli emiliani accorciano: Berardi, tutto solo, ‘brucia’ un non perfetto Marchetti. Zaza subito dopo sfiora il pari, ma il suo tiro a giro colpisce il palo esterno. Al 35’ i biancocelesti allungano ancora con Candreva che da due passi, praticamente senza avversari, deposita in rete il 3-1. Nella ripresa il match si riapre al 49’: Cana travolge Berardi, è rigore e secondo giallo per il difensore albanese che lascia la Lazio in 10. Dagli 11 metri Berardi trasforma (50’). Parità numerica dal 61’: anche il Sassuolo resta in dieci per l’espulsione di Peluso (secondo cartellino giallo). Finale convulso, con occasioni da una parte e dall’altra, ma alla fine il punteggio resta fermo sul 3-2. E la Lazio scala la graduatoria con la seconda vittoria di fila dopo quella di Palermo.
Il Genoa sbanca il Tardini di Parma (1-2), relegando gli emiliani all’ultimo posto in classifica assieme al Palermo (solo 3 punti). Succede tutto nel secondo tempo: rossoblù in vantaggio al 52’ grazie all’argentino Perotti che di sinistro infila l’angolino basso della porta di Consigli. Il pari del Parma arriva al 66’ con Coda che, da un metro, deposita di petto un bel cross di Gobbi. E nel finale arriva la doccia fredda per gli emiliani, che oltretutto erano in superiorità numerica dal 55’ (espulso Roncaglia per secondo cartellino giallo). Nei secondi finali un pessimo controllo di Alessandro Lucarelli dà il via libera a Rincon che serve Matri, il bomber dei grifoni fa centro col suo terzo gol stagionale (93’).
Un ottimo Empoli aveva travolto 3-0 il Palermo nell’anticipo delle 12.30. Primo tempo devastante dei toscani in vantaggio dopo 4' con Maccarone che, di tacco, sfrutta alla perfezione un cross dalla sinistra di Mario Rui. L’Empoli raddoppia al 34': nuovo traversone dello scatenato terzino portoghese e Tonelli mette in rete dopo un imperioso stacco di testa. Per il centrale è il secondo gol stagionale. Empoli inarrestabile e il portiere rosanero Sorrentino evita ai siciliani il crollo, fermando Rugani, di testa due volte, Pucciarelli e Verde, davvero scatenati. Palermo praticamente non pervenuto nel 1° tempo, anche se Rizzoli annulla un gol a Vazquez. Nella ripresa la squadra di Sarri controlla e al 64’ arriva il tris di Pucciarelli. Davvero bello lo stop del giovane attaccante prodotto del vivaio empolese, già tre reti in campionato, che poi, tutto solo, ‘fredda’ Sorrentino. Palermo al tappeto e in un momento davvero complicato dopo i 4 gol subiti al “Barbera” con la Lazio lunedì e i tre del “Castellani”. Per l’Empoli, alla prima vittoria stagionale, prosegue la risalita in classifica dopo l’inizio choc (2 sconfitte) e i 3 pareggi di fila nelle ultime 3 giornate.
La Fiorentina spazza via l'Inter con un secco 3-0 ed esce dalla crisi (fin qui i viola avevano realizzato solo due gol). Seconda sconfitta di fila per i nerazzurri. Mazzarri, al 'Franchi', ripropone un 3-5-2 classico con Icardi e Osvaldo di punta, Kovacic in regia e D'Ambrosio e Dodò sulle fasce.
ontella ad 'albero di Natale' con Mati e Cuadrado (non c'è Borja Valero) a supporto di Babacar. La differenza la fanno, da subito, le prodezze dei singoli. Comincia Babacar, al 7', con una conclusione da fuori area che trova il sette. Icardi prova a rispondere subito, impeccabile Neto. Dall'altra parte Handanovic può di nuovo solo essere spettatore della magia partita dal destro di Cuadrado. E' il 19'. Inter annichilita, la Viola in controllo. Altra chance per Cuadrado, servito da Kurtic, che non trova langolo basso. Risposta di Dodò, sempre presente Neto.
Nella ripresa Fiorentina assolutamente in controllo e vicina al tris ancora con Babacar. L'Inter risolleva la testa solo dopo l'Ingresso di Palacio, che manda un insidioso diagonale sull'esterno della rete. Ma poco dopo (76') la squadra di Montella chiude il conto con Tomovic che vince una percussione e batte Handanovic. Neto si esibisce su D'Ambrosio e mantiene inviolata la porta. Dall'altra parte, Brillante (subentrato per consentire la standing ovation a Cuadrado) pecca di determinazione su quello che poteva essere il quarto gol viola.
Successo del Napoli 2-1 sul Torino. Una tonsillite acuta ferma Hamsik prima del match. In campo va Michu, con Callejon e Insigne fra i trequartisti a sostegno di Higuain. Ventura sposta El Kaddouri dietro Larrondo e Quagliarella. Subito pericoloso il Toro, Glik di testa manca di un niente il bersaglio. Spietato, invece, Quagliarella, che gela il San Paolo girando nell'angolino il cross di Maksimovic. E' il 14' e la gara diventa un monologo del Napoli. Insigne centra il palo, Higuain non riesce a ribadire in rete. Gillet ipnotizza Insigne lanciato da uno scambio con Michu.
Lo stesso Michu, a inizio ripresa, colpisce la traversa su cross di Maggio. Due minuti dopo, 55', Insigne di testa trova il meritato pareggio. Il Torino stringe i denti. Koulibaly non arriva bene su un cross di Callejon. La diga granata crolla al 72' per merito di Callejon che si avventa sul cross di Insigne e lo trasforma in una strana traiettoria che beffa Gillet. I granata sembrano non averne più, Inler sfiora il colpo partita nei pressi del 90'. Porpio all'ultimo minuto, però, Gazzi impegna severamente Rafael con una rasoiata da fuori area. E' l'avvio del generoso, quanto improduttivo, forcing nei minuti di recupero.





