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Bilancio, maggioranza e parlamentari si appelleranno ancora a governo e regione

“Bisogna intervenire ancora su entrambi i fronti, per le vie formali e attraverso il confronto politico, perché la Provincia ottenga quello che chiede e che le spetta”. Sarà una vera e propria corsa contro il tempo, ma l’impegno in due direzioni da parte della Provincia, con l’obiettivo di scongiurare il rischio del dissesto finanziario, garantire i servizi essenziali in pericolo e poter riportare la normalità all’interno della Multiss, va avanti.

Questa mattina la maggioranza che governa l’ente intermedio del Nord Ovest Sardegna ha incontrato i due parlamentari che provengono dallo stesso territorio, il senatore Silvio Lai, segretario regionale uscente del Partito Democratico, e il deputato Giovanna Sanna, al secondo mandato come sindaco di Florinas. Con i due esponenti della maggioranza parlamentare che sostiene il governo Renzi, assessori e consiglieri provinciali hanno ripercorso le tappe di un allarme lanciato sin da aprile. Un raccolto dettagliato, tra numeri, cifre, date e pericoli sempre più imminenti di un default che a questo punto non dipende più da quello che può fare l’amministrazione provinciale.

Alla fine il piano di battaglia di cui Silvio Lai e Giovanna Sanna si sono fatti sostenitori prevede un ennesimo, circostanziato e documentato appello che la Provincia rivolgerà tra oggi e lunedì sia a Roma che a Cagliari. Nel primo caso andrà dimostrato ancora che il prelievo di 2milioni e 683mila euro entro il 10 ottobre, secondo quanto previsto dal decreto sulla “due diligence”, porterà certamente al dissesto finanziario, e che la Provincia ha già contribuito in modo consistente alla spending review attraverso il taglio di 13milioni di euro sui trasferimenti statali. «Questo dovrebbe consentire al governo, sempre secondo quanto stabilisce il decreto dello scorso luglio, di esonerare la Provincia da questo ulteriore prelievo», è la speranza della Provincia, che per questo si appella al ministro Padoan e al sottosegretario Baretta, ma anche ai presidenti della commissione Bilancio del Senato e della Camera.

Scongiurato questo pericolo, il tavolo ha ribadito la volontà di portare avanti la trattativa con i vertici regionali del Cal e dell’Anci, ma anche e soprattutto con il consiglio e la giunta regionale, affinché si rivedano i criteri di ripartizione delle quote integrative ai trasferimenti operati dalla Regione tramite il Fondo unico regionale. “Se venisse ristabilito il semplicissimo principio secondo cui ognuno viene risarcito in misura proporzionale al taglio subito – hanno spiegato i rappresentanti dell’esecutivo e dell’assemblea elettiva di piazza d’Italia – saremmo perfettamente nelle condizioni di assicurare al nostro territorio i servizi che oggi non possiamo assicurare, e di garantire ai lavoratori della Multiss la ripresa della loro attività a pieno regime”.Com