La seduta statutaria del Consiglio, prevista dall’art.20 dello Statuto, si è aperta sotto la presidenza del presente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, l’Aula ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno dedicato, in base alle decisioni della conferenza dei capigruppo, alla discussione di interpellanze e mozioni.
Il presidente ha quindi dato la parola al consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa, primo firmatario dell’interpellanza del gruppo “sull’imposizione degli oneri di servizio pubblico per i collegamenti aerei minori in regime di continuità territoriale (c.d. CT2)”.
Il consigliere Cossa ha sottolineato la stretta attualità del tema “perché la situazione attuale prevede 3 giorni alla settimana senza alcun collegamento con importanti scali della Penisola, mentre dal 27 ottobre sarà operativa solo la linea Cagliari – Napoli che, secondo le intenzioni di Meridiana, dovrebbe diventare il suo nuovo hub del Mezzogiorno”. Per i passeggeri sardi, ha sostenuto Cossa, “questa situazione è causa di gravissimi problemi soprattutto per i viaggi a scopo sanitario; quindi occorre sapere perché la Regione non ha ancora emanato il bando per queste rotte, bando che peraltro poteva interessare la compagnia Meridiana che ha sempre operato su questi scali.”
L’Assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha ricordato che “a fronte dei 10 collegamenti originari della c.d. CT2, 4 sono stati cancellati in questi anni e ne restano solo 6, in un regime privo di contribuzione e di copertura degli oneri di servizio pubblico”. La scelta della compagnia Meridiana di fare base su Napoli, ha proseguito l’Assessore, “è stata unilaterale”. Per quanto riguarda il bando, ha poi precisato Deiana, “è stato comunicato all’Unione europea che aveva aperto una procedura di informazione su presunti abusi nell’imposizione di oneri di servizio pubblico, su segnalazione di alcune low cost come Ryanair e della stessa Meridiana”.
Nelle interlocuzioni con Bruxelles, ha ricordato Deiana, “ci è stato raccomandato di evitare alcune criticità come la sovrapposizione di rotte onerate con rotte esistenti, soprattutto sull’area commerciale Firenze e Pisa con vettori in libero mercato, ma anche su Torino e in Sicilia”. Questi rilievi, ha concluso l’Assessore dei Trasporti, “ci hanno indotto a rivedere l’imposizione oneri di servizio pubblico ma la situazione è ancora in movimento perché non ci sono garanzie per il mantenimento delle rotte su 12 mesi.”
Nella sua replica il consigliere Cossa si è dichiarato “non soddisfatto”. Comprendo l’impegno, ha detto, “ma c’è la necessità di rivedere completamente il sistema di continuità compresa la la c.d. CT1 senza peraltro mettersi interamente nelle mani delle compagnie low cost, coniugando le esigenze del libero mercato con quelle della Sardegna, altrimenti la Sardegna marcerà sempre più velocemente verso l’isolamento.”
Il consigliere del Pd, Antonio Solinas, ha illustrato l’interpellanza n.7 “sulla necessità di interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza e la funzionalità del porto industriale di Oristano” ed ha rimarcato la necessità di azioni adeguate per salvaguardare operatività e funzionalità dello scalo marittimo oristanese. Il presidente della Commissione Infrastrutture del Consiglio regionale ha evidenziato inoltre l’assenza di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria insieme con le conseguenti penalizzazioni che ne derivano alle imprese concessionarie che operano nell’area. Il consigliere Antonio Solinas ha quindi ricordato il sopralluogo effettuato nell’infrastruttura oristanese con l’assessore regionale dei Trasporti e lo ha invitato a procedere con le interlocuzioni a livello ministeriale e ad informare il Consiglio degli eventuali sviluppi.
L’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ha dichiarato di aver bene presente la situazione in cui versa il porto industriale di Oristano ed ha ricordato le carenze in ordine alle manutenzioni ad incominciare dai problemi inerenti l’illuminazione dei piazzali e quelli legati al cattivo funzionamento delle cosiddetta torre faro. Un problema, quest’ultimo, così ha affermato l’assessore, che impedisce l’utilizzo dello scalo oristanese nelle ore notturne.
L’esponente dell’esecutivo ha quindi spiegato che il porto di Oristano è stato classificato come scalo di rilevanza nazionale e come tale le competenze e le responsabilità delle manutenzioni sia ordinarie che straordinarie sono poste in capo allo Stato. Nonostante l’assenza di competenze dirette da parte della Regione sarda, l’assessore Deiana ha ribadito disponibilità e impegno per sensibilizzare il ministero sulla necessità di interventi urgenti e per favorire una soluzione tempestiva al problema delle torri faro. In particolare, l’assessore Deiana, ha mostrato favore per l’iniziativa concordata con il comandante del porto che prevede l’anticipazione dei costi necessari per la riparazione delle torri faro, da parte dei concessionari privati che operano nel porto di Oristano.
Nello spazio riservato alla replica è intervenuto il primo firmatario dell’interpellanza n .7, il consigliere del gruppo Pd, Mario Tendas che si è dichiarato soddisfatto della risposta della Giunta. L’esponente della maggioranza ha ribadito l’urgenza di interventi per garantire la piena operatività dello scalo marittimo di Oristano. (segue) Com