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Pastorizia in Sardegna: dichiarazione del consigliere regionale Marcello Orrù, la pastorizia pilastro dell’economia sarda le proposte del movimento pastori siano discusse in consiglio regionale

Ho letto attentamente il documento del movimento pastori sardi perché ogni volta che c'è una fetta di Sardegna che manifesta per farsi ascoltare è dovere di chi fa politica studiare e cercare di capire i motivi della protesta. La pastorizia in Sardegna non solo è sempre stata uno dei pilastri dell'economia ma oggi come oggi rappresenta il più forte ammortizzatore sociale: basti pensare a quante famiglie vivano oggi dalla campagna e soprattutto quanti giovani sardi oggi comeoggi sono impegnati nelle campagne.

Basti pensare a cosa succederebbe se da un giorno all'altro questi giovani smettessero di lavorare in campagna per renderci conto della bomba sociale che questa ipotesi rappresenterebbe. Invece abbiamo fortunatamente tanti sardi che nonostante la crisi e le difficoltà resistono portano avanti le loro aziende seppur con grande fatica e sacrifici. Oggi che il settore agroalimentare sta facendo intravvedere numeri positivi è necessario delle risposte a chi domani scenderà in piazza. Sbagliato mettere limiti alla manifestazione di domani: chi scende in piazza è gente perbene che vuole soltanto farsi ascoltare.

Il documento diffuso dai pastori dovrebbe essere letto dall'Assessore Falchi e discusso in consiglio regionale anche perché le richieste avanzate sono sacrosante. Basti pensare ai ritardi nell'erogazione dei risarcimenti sulla lingua blu: non solo i pastori hanno visto solo pochi euro per gli animali morti ma non si ha la minima idea di quanto possano essere erogati i risarcimenti per i danni subiti che rappresentano senz'altro l'aspetto più rilevante. Stesso vale per la richiesta di un maggiore coinvolgimento nella discussione intorno al Psr e per l'avvio di nuovi insediamenti da parte di giovani. Come non tener conto dell'aumento dei costi di gasolio e mangimi e dei riflessi che questi aumenti hanno sulle attività agropastorali?

Ecco perché è fondamentale che si vada incontro alle richieste dei pastori sulla rimodulazione dei debiti con gli istituti bancari. Sono richieste e proposte verso le quali la classe politica sarda ha il dovere di fornire risposte. Ecco perché propongo che il documento elaborato e diffuso in questi giorni del Movimento Pastori sia discusso nel luogo che dovrebbe essere la casa madre dei sardi: il consiglio regionale. Sarebbe un grande segnale di attenzione e rispetto verso un mondo, quello delle campagne, verso il quale ciascuno di noi dovrebbe essere grato.