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Formazione professionale in campo sanitario. Sarà la volta buona?

E’ finalmente all’ordine del giorno della Giunta Regionale la nuova delibera in materia di percorsi per la qualificazione e riqualificazione degli operatori socio sanitari, un provvedimento atteso da oltre sei mesi, ossia da quando fu bloccata una precedente delibera che prevedeva una formazione al ribasso. E’ importante accelerare i tempi per la predisposizione e attuazione dei bandi e quindi formare operatori per un settore che ancora ha domanda

La CISL sarda chiese, nel marzo scorso, un intervento della Regione affinché vi fosse una compartecipazione finanziaria degli assessorati regionali competenti, Lavoro e Sanità, per alleviare il costo per la frequenza ai corsi che altrimenti sarebbe gravato interamente sulle famiglie e, nel contempo, la garanzia di una formazione di alta qualità, tale da consentire un’adeguata preparazione per operatori che andranno a svolgere un’attività lavorativa specialistica e delicata.

Dalle recentissime assicurazioni dell’Assessore Regionale al Lavoro, Virginia Mura, queste due condizioni dovrebbero essere contenute nella delibera in fase di approvazione, con un importante sforzo finanziario della Regione e l’eliminazione del ribasso del costo/ora formazione. Tale formazione che non potrà che essere erogata da soggetti accreditati con consolidata esperienza, dotati di professionalità, strutture e aule sanitarie adeguatamente attrezzate sul territorio regionale.

Appare molto importante, oltre agli interventi in favore dei giovani e dei disoccupati (i cui tassi di disoccupazione sono oramai a livelli di guardia), avere riservato una quota del finanziamento ai lavoratori che percepiscono ammortizzatori sociali, verso cui la CISL e tutto il sindacato sardo hanno chiesto di prestare la massima attenzione per  una loro reale ricollocazione con percorsi formativi e qualifiche finalmente in grado di farli uscire da questa difficilissima fase di crisi. E la qualifica OSS (operatori socio sanitari) potrebbe essere un’occasione importante per tutti.

I bandi OSS in Sardegna sono fermi da diversi anni (ultimo l’avviso del 2010) e la prima delibera emanata sulla nuova tornata formativa è oramai datata novembre 2013. La CISL sarda auspica pertanto che la prossima riunione di Giunta sia quella buona per avviare un percorso in grado di dare risposte concrete a giovani, disoccupati e lavoratori in ammortizzatori sociali, che intendono svolgere una professione che ha ancora una domanda.

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