Press "Enter" to skip to content

Renzi: “Da Draghi svolta alla politica monetaria”. Previsioni sul Pil: “Non sono ottimista”

"Draghi ha messo a disposizione duecento miliardi di euro e non li dà a me ma alle banche; ma alle banche dice che vanno dati agli imprenditori e non per prendere soldi a meno dell'un per cento e poi fare lavoro sui titoli di stato senza rischi. E' un passaggio importante che potrebbe fare la svolta della politica monetaria europea". Così il premier Matteo Renzi parla delle ultime scelte del presidente della Bce. Poi, sulle previsioni del Pil italiano: "Non sono ottimista, più o meno balliamo intorno allo zero, non è sufficiente per ripartire. E' lo stop alla caduta ma non la ripartenza".

A Porta a Porta, il presidente del Consiglio auspica un clima sereno per la ripresa dell'attività dopo la pausa estiva: "Io vorrei che i mille giorni servissero per smettere con la cultura del piagnisteo, per riportare l'Italia a rifare l'Italia. Da troppo tempo siamo vittime e responsabili del clima di rassegnazione, ci siamo avvitati. Noi dobbiamo fare in modo che la gente smetta di avere preoccupazione sul futuro dell'Italia".  E aggiunge: "Preferisco correre il rischio di essere considerato arrogante che arreso, noi l'Italia la cambiamo costi quel che costi". Lo afferma il premier Matteo Renzi a 'Porta a Porta'.

"Non voglio dare l'impressione di parlar male degli altri: c'è un sacco di gente che in vent'anni ha fatto tanti convegni, io li chiamo i professionisti della tartina, che dicono l'Italia non ce la fa e poi va in vacanza in Australia. La differenza tra i gufi e i non gufi è che il non gufo non si limita ad alimentare le critiche ma prova a risolvere le cose con un'assunzione di responsabilità collettiva", prosegue il premier. Domanda diretta: ma lei a lasciare la segreteria del Pd non ci pensa nemmeno per un secondo? Risposta secca: "Ci penso meno di un nano secondo".

L'obiettivo di una manovra di "venti miliardi di euro è per avere non solo la manovra di tagli più grande mai fatta ma anche denari da riutilizzare che possono essere messi" per esempio, per "un miliardo sulla scuola. Non stiamo facendo tagli lineari", ha poi precisato Renzi, che poi torna a commentare il rapporto con il commissario alla spending review Cottarelli: "Tre mesi fa Cottarelli ha chiesto di tornare al Fmi per motivi familiari. Io gli ho chiesto di aspettare la finanziaria se no dai l'impressione che non si può fare. Dopodiché io penso che la finanziaria la fai comunque, con o senza Cottarelli, con o senza Renzi".

"Letta è intervenuto sulle pensioni più alte, io credo che sia un errore che per cento milioni di euro si susciti il panico tra i pensionati", ha detto Renzi, tornando ad escludere interventi sulle pensioni alte, ricordando che su questo ha discusso nei mesi scorsi con il commissario Cottarelli.  "I denari per risolvere gli sblocchi" dei salari "e gli scatti, secondo i ministri già possono essere trovati" afferma poi il premier, sottolineando che dai sindacati delle forze dell'ordine "c'è stata una reazione inaccettabile, che ha posto il tema dello sciopero, che è illegale" per le forze dell'ordine.