Gli Agenti della Squadra Mobile hanno smascherato l’ennesimatruffa delle patenti. Al termine dilunghe e meticolose indagini eseguite con la continua partecipazione dellaDirezione dell’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile di Sassari, laPolizia ha fermato due cittadini del Banghadesh, Arif Moral Mohammed, di32 anni e Abdullah Al Mamun, 28 anni.
Il trucco era semplice quanto efficace. Per superareagevolmente l’esame di teoria della patente B, i due indagati si erano recatinegli Uffici della Motorizzazione Civile di Sassari ed avevano chiesto di poterusare delle cuffie per la traduzione simultanea, concesse a chi non conoscebene la lingua italiana scritta, vi avevano infilato un piccolissimo auricolareaudio/microfono collegato con il sistema bluetooth ad un telefonino cellulareche a sua volta comunicava all’esterno della sala esami con un’altra utenzacellulare. Con questo sistema, i complici, nascosti fuori dai locali della Motorizzazione Civile, ancorain corso di identificazione, potevano ascoltare il testo delle domande dei quize fornire la risposta esatta. La prova, composta da quaranta domande, siintendeva superata con una soglia di tolleranza di quattro errori.
Il tentativo di truffa è stato scoperto e sventato nel primopomeriggio di ieri, durante l’esecuzione della sessione di esame. I funzionaridella Motorizzazione Civile e i poliziotti che monitoravano da tempo alcunesessioni sospette, si erano accorti di un lieve lampeggio blu che trasparivadalla maglietta di uno degli indagati, tipico del segnale di un trasmettitorebluetooth.
Sottoposti ad immediata perquisizione dalla Polizia, sonostati sorpresi con indosso l’apparecchiatura perfettamente in funzione. Mentre il trasmettitore eranascosto sotto gli indumenti, attaccatoalla pelle con del nastro, il piccolo auricolare, applicato all’interno delpadiglione auricolare, era ben occultato alla vista da una ciocca di capellifinta, sistema che rendeva quasi impossibile la scoperta dell’ingegnoso sistemafraudolento. La prova di esame è stata immediatamente interrotta, mentre irestanti ignari candidati, poco più tardi, hanno potuto completare la sessione.
A carico degli indagati si è proceduto quindi e per tentatatruffa aggravata ai danni dello Stato, in concorso con ignoti. Sono ancora incorso verifiche per l’identificazione dei complici





