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Il Sen Silvio Lai (PD) replica alle dichiarazione rese a “Sardegna oggi” di Cagliari dall’ex presidente Cappellacci: sempre lo stesso, quando vede nomine si agita

Quando si parla di autorità portuali come di ogni nomina in Sardegna, a partire dalla sanità, l’ex presidente Ugo Cappellacci si agita subito. Questione di affetto verso una serie di poltrone tanto care ai suoi amici di Forza Italia”. Lo ha detto il senatore e segretario regionale del Partito Democratico Silvio Lai, rispondendo alle polemiche sollevate da Cappellacci sul rinvio della riorganizzazione delle autorità portuali italiane, deciso ieri in Consiglio dei ministri. “La Giunta guidata dal presidente Pigliaru si confronta con il Governo Renzi su tutti i temi, anche dicendo no quando è necessario, con serietà e autorevolezza: parole assenti dal lessico politico dei cinque anni di amministrazione regionale guidati dal centro destra.

Nel merito occorre proseguire in una discussione serena a livello nazionale come a livello locale per individuare in un contesto di ridefinizione del sistema la soluzione migliore per il sistema portuale sardo ma le brutte figure collezionate dalla Sardegna sulle autorità portuali lottizzate dalla galassia politica berlusconiana – ha concluso il segretario sardo del Pd -  hanno portato ai commissariamenti e a un empasse di cui c’è poco da andare fieri e per i quali pensare di dare giudizi o lezioni è clamorosamente ridicolo”.

Oggi, infatti, Ugo Cappellacci a affermato: "Dopo tanta spocchia, la promessa di ricette miracolistiche e dopo averci dato un brutto voto, la Giunta dei professori non produce niente di originale, ma copia e incolla le nostre azioni".

Così Ugo Cappellacci, ex presidente e consigliere regionale di Forza Italia, commenta la delibera adottata oggi dalla Giunta di centrosinistra. ‎"Microcredito, Lunga Estate, Pisl e Poic, Maciste sono tutte azioni promosse dalla precedente Giunta. ‎

È singolare - sottolinea Cappellacci- che chi ha espresso critiche tanto feroci sul nostro operato da un lato si limiti a copiare e dall'altro continui a parlare di inadeguatezza e ad esprimere considerazioni negative. Copino pure - ha concluso l'ex presidente- perché la nostra speranza è che il lavoro svolto continui a produrre benefici anche per il futuro, ma almeno ci risparmino la loro prosopopea accademica e spremano le meningi per produrre qualche provvedimento originale".

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