"I Riformatori sardi fanno fatica a capire che non sono nelle condizioni di dare lezioni a nessuno in tema di politiche sanitarie, ancor meno alla Giunta Regionale: affrontano infatti temi importanti con assoluta superficialità, confondendo la programmazione di fondi strutturali vincolati per l’edilizia sanitaria con l’utilizzo di ipotetici risparmi per decidere di cancellare l’IRAP".
L'assessore della Sanità Luigi Arru spiega che l'ipotesi avanzata dai Riformatori è assolutamente irrealizzabile, visto che quelli destinati al nuovo ospedale di San Gavino sono fondi utilizzabili solo ed esclusivamente per l'edilizia sanitaria, e non certo per alleggerire le tasse alle imprese.
"I Riformatori continuano a millantare competenze sul campo che evidentemente non gli appartengono - continua Arru - visto che da presunti esperti della materia hanno provocato un disavanzo di 400 milioni di euro con la precedente Giunta Cappellacci, come solo ora anche loro riconoscono". L'Assessore precisa poi che l'ospedale di San Gavino "a favore del quale si sono schierati indistintamente tutti i rappresentanti istituzionali del territorio ma anche l'intera popolazione" non è affatto un progetto faraonico e non costerà 100 milioni di euro ma, come è noto, solo 68,4 milioni. E non disporrà di 250 posti letto, ma "di un numero più adeguato di 200, non servirà ad alimentare la medicina dei primariati, ma sarà il primo esempio di una struttura progettata per rendere applicabili i più innovativi modelli di organizzazione dipartimentale e di assistenza per intensità delle cure. Diffondere disinformazione sulla sanità discredita questi interlocutori per fortuna non più privilegiati - conclude Arru - che per anni hanno influenzato la politica sanitaria regionale e la gestione di importanti aziende sanitarie, portando l’una e le altre miseramente al collasso".