Il governo presenterà "4 emendamenti soppressivi" di alcuni punti del dl Pubblica amministrazione tra cui la cosiddetta "quota 96", che sbloccava 4mila pensionamenti nella scuola. Ad annunciarlo, il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato.
Una mossa che sembra rispondere alle critiche avanzate nei giorni scorsi dal Commissario per la revisione della Spesa, Carlo Cottarelli, che lamentava l’impossibilità di tagliare le tasse (fine ultimo originario dei tagli alla spesa) se la politica continua a richiedere di dirottare risorse altrove.
Si tratta dei circa 4 mila insegnanti (61 anni di età e 35 di contributi oppure 60 anni di età e 36 di contributi), che non sono potuti andare in pensione, nonostante i requisiti, a causa della riforma Fornero.
Un emendamento del governo al dl P.A., inoltre, rivede i limiti d'età per il pensionamento d'ufficio, eliminando il tetto dei 68 anni inserito per professori universitari e medici. Restano invece le soglie previste per il resto dei dipendenti pubblici (62 anni).
Un altro degli emendamenti a firma dell'esecutivo riguarda i benefici previsti con riferimento alle vittime di atti di terrorismo, che saltano.
Oggi in commissione Affari Costituzionali del Senato si inizia l'esame degli emendamenti (in tutto circa 650).