Tra i vari fenomeni del cyber crime, desta particolare allarme quello della sottrazione di codici di carte di credito (attraverso la rete) e le diverse tipologie di frode (anche informatica) mediante l’indebito utilizzo di carte di pagamento elettronico altrui (o semplicemente dei codici).
Da sempre la Polizia di Stato è impegnata nella prevenzione e repressione di questi crimini e in questo contesto si inquadra l’odierna operazione di polizia giudiziaria, condotta dalla squadra investigativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cagliari, con la partecipazione di quella del Compartimento di Roma, che ha origine dagli sviluppi investigativi scaturiti a seguito della denuncia/querela di un noto imprenditore turistico cagliaritano, il quale ha lamentato di aver subito un grave danno sia economico che di immagine a seguito di alcune prenotazioni da parte di una agenzia di viaggi romana (poi risultata inesistente) per soggiorni presso alcune strutture ricettive della zona di Muravera e di Villasimius, pagati con diverse carte di credito di ignari titolari che di conseguenza hanno contestato gli addebiti non avendoli mai disposti. Somme, per alcune decine di migliaia di euro, addebitate poi allo stesso imprenditore (vittima finale del raggiro).
Dalle investigazioni, anche di natura tecnica ed attraverso la proficua cooperazione info investigativa instaurata con l’omologo ufficio romano, è emerso che gli ignari fruitori dei pacchetti vacanze, tutti residenti nella penisola, si erano rivolti, per organizzare le loro ferie, al medesimo “finto operatore turistico” al quale avevano pagato la loro vacanza in contanti. In seguito si è scoperto che altri utenti erano caduti nella medesima trappola.
È stato così identificato F.C. di 36 anni, imprenditore romano nel settore turismo, già noto alle forze dell’ordine, e quindi immediatamente segnalato alla locale A.G competente che ha disposto nei suoi confronti una serie di attività investigative nonché la perquisizione (sia ordinaria che informatica).
Col coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cagliari (P.M. Maria Grazia Genoese), nei giorni scorsi personale del Compartimento di Roma ha eseguito, in sub delega, il provvedimento disposto dall’A.G. sequestrando svariate decine di codici di carte di credito (con i relativi dati sensibili dei titolari) e numerosissima documentazione attinente i fatti denunciati. Sono stati altresì scoperti diversi account utilizzati per le false comunicazioni con numerosissime strutture ricettive, dai cui sistemi informatici, violati attraverso un raggiro degno di un abile cyber criminale, avrebbe carpito i codici e i dati sensibili dei clienti. Ora è tutto al vaglio degli inquirenti.
F.C. è stato denunciato in stato di libertà per reati che vanno dall’accesso abusivo ai sistemi informatici, frode informatica e violazione delle norme sulle carte di credito (legge speciale antiriciclaggio “indebito utilizzo di codici di carte di credito”). Le indagini proseguono.