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Garanzia Giovani – L’Assessore regionale al Lavoro Virginia Mura incontra a Roma il ministro Poletti: la Sardegna è la prima regione in Italia per numero di richiedenti.

“La Regione Sardegna è in prima fila per dare attuazione al progetto «Garanzia giovani» dedicato agli under 30 che non studiano né lavorano. I ragazzi non saranno più lasciati da soli e per la prima volta le Regioni potranno accompagnarli in percorsi formativi e di inserimento lavorativo personalizzati. La Sardegna ha a disposizione oltre 54 milioni di euro e serviranno a coinvolgere circa 60mila giovani fra i 15 e i 29 anni. Fino a oggi si sono registrati nei portali dedicati oltre 9.000 giovani sardi. Per ognuno di essi sarà previsto un riavvicinamento alla scuola o l’inserimento in attività formativa o nel mondo del lavoro. Dal 1 luglio 2014 sono stati contattati circa 2.000 giovani e con loro è già stato firmato il patto di attivazione del programma, per oltre 600 di questi ci sono già stati i colloqui di orientamento. A livello nazionale siamo tra le prime regioni in Italia nella realizzazione di Garanzia Giovani”.

Lo ha detto l’assessore al Lavoro della regione Sardegna, Virginia Mura, al termine dell’incontro che si è svolto a Roma con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e gli assessori al lavoro delle regioni italiane. Il tavolo con il Governo è servito a verificare lo stato di attuazione di “Garanzia Giovani” e a evidenziarne criticità e correttivi.

L’assessore Mura ha snocciolato gli ultimi dati, aggiornati al 26 luglio. Gli iscritti sardi sono 9.101; di questi 8.312 sono registrati nell’isola (4.286 maschi e 4.026 femmine). Circa 800 giovani sardi hanno deciso di iscriversi in altre regioni: Sicilia (336), Calabria (111), Campania (91) Puglia (29), Lazio (21), altre (67).

Su base provinciale è in testa Cagliari (2.669 iscritti), seguita da Sassari (1.589), Nuoro (1.143), Oristano (946), Medio Campidano (787), Carbonia-Iglesias (630), Olbia –Tempio (286) e Ogliastra (262).

“Non era mai accaduto – ha ricordato l’assessore regionale al lavoro - che i giovani sardi di un’età compresa tra i 15 e i 29 anni avessero a disposizione un percorso personalizzato in grado di offrire così tante soluzioni formative e lavorative. Dopo la registrazione saranno tutti chiamati dai centri servizi per il lavoro da cui scaturirà un profilo. Sulla base di questo profilo, entro quattro mesi, sarà fatta una proposta concreta. Per 2000 giovani sardi, come detto, questo percorso è già iniziato”.

L’assessore Mura ha ricordato come per la buona riuscita di Garanzia Giovani sia fondamentale il coinvolgimento dei soggetti istituzionali locali, delle organizzazioni di rappresentanza delle imprese, di categoria, dei lavoratori, del terzo settore, del no profit, del volontariato, delle organizzazioni giovanili e i portatori di interessi specialistici quali Università e Banche. “In Sardegna – ha ricordato - abbiamo già incontrato alcuni ordini professionali (Consulenti del Lavoro e dei Dottori Commercialisti) al fine di stipulare delle intese specifiche. Il partenariato locale è un interlocutore decisivo per far incontrare la domanda e l’offerta sia formativa che lavorativa. Sotto questo profilo Garanzia giovani è uno strumento rivoluzionario che si aggiunge alle altre misure messe in campo dalla Giunta regionale sarda”.

L’assessore ricorda come una delibera della Giunta presieduta da Francesco Pigliaru abbia già provveduto a suddividere le risorse destinate all’isola per le diverse misure del Programma. Garanzia Giovani, inoltre, obbliga la Regione a riformare i Centri Servizi per il Lavoro (CSL) responsabili, con altri soggetti, dell’erogazione delle politiche attive del lavoro ai giovani che aderiscono al progetto. La delibera sarà approvata dalla giunta regionale sarda la prossima settimana.

In questo senso, ha sottolineato Mura, occorre che i CSL garantiscano l’incontro tra la domanda e l’offerta. Serve infatti una nuova definizione di queste strutture che rappresentano un tassello fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi.

“Anche le agenzie di formazione e le imprese avranno una serie di vantaggi economici aderendo a Garanzia Giovani. Le prime avranno la possibilità di un rimborso totale dei costi sostenuti per la formazione se i giovani saranno assunti. In caso contrario a loro andrà fino al 70% delle spese sostenute per l’attività. Per le imprese sono previsti una serie di bonus che variano dalla tipologia di contratto e dalla sua durata”.

Un esempio? I bonus occupazionali previsti sono i seguenti: contratto a tempo determinato superiore o uguale a sei mesi (1.500/2.000 euro), contratto a tempo determinato maggiore o uguale a 12 mesi (3.000/4.000 euro), contratto a tempo indeterminato (da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 6.000 euro).