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Ddl Riforme, la ministra insipiente e proterva bambolina Boschi attacca tutti e afferma: “Svolta autoritaria? E’ un’allucinazione”

"Ho sentito alcuni parlare di svolta autoritaria. Questa è una allucinazione e come tutte le allucinazioni non può essere smentita con la forza della ragione. Non c'è niente di autoritario. Parlare di svolta illiberale è una bugia e le bugie in politica non servono". Al momento della replica nell’Aula del Senato, mentre è in corso la discussione generale sul ddl con le riforme di Senato e titolo V della Costituzione, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi (che ha confessato di essere ancora democristiana e seguace del pensiero fanfaniano, altro che esponente del Pd bersaniano) difende così dalle critiche l’operato dell’esecutivo.

"Un grande statista che è stato anche presidente di questa assemblea, Amintore Fanfani, ha detto una grande verità: le bugie in politica non servono. Si può essere d'accordo o meno su questa riforma, votare o meno questa riforma, condividere o meno l'azione del governo, ma parlare di svolta illiberale è una bugia; e le bugie in politica non servono", ha aggiunto il ministro Boschi.

Quindi ha indicato la prospettiva della riforma. “Siamo chiamati a dare una nuova speranza al Paese, a rendere le istituzioni vive, attuali, perché non diventino simbolo del passato. Sono trent'anni- ha concluso la Boschi - che prendiamo a schiaffi l'opportunità di cambiare noi per cambiare il Paese, sono trent'anni che aspettiamo domani, come direbbe il poeta. E' il tempo delle scelte, di decidere e nelle mani vostre c'è non solo la riforma della Costituzione ma l'ultima chance di credibilità per la politica tutta e sta a noi non sprecarla".

Nel pomeriggio intanto dovrebbe iniziare l'esame degli emendamenti. Vista la mole delle proposte presentate, circa 7.800, il presidente del Senato Pietro Grasso, a cui spetta la dichiarazione di ammissibilità, potrebbe pronunciarsi solo su una parte di questi, già vagliata dagli uffici, a cominciare dagli emendamenti presentati ai primi articoli del ddl Boschi.

La seduta mattutina al Senato è stata caratterizzata dalle polemiche del M5S sulla decisione assunta la scorsa settimana di non calendarizzare, come richiesto, l'esame di un testo per abolire le province. Ne è nato un vivace scambio di battute con il presidente Pietro Grasso, poi a dar man forte si è inserita la Lega, che mostrando il faldone dei 7000 emendamenti dichiara: "Iniziamo ad allenarci...". 

Lo scambio di battute è andato avanti per qualche minuto, poi Santangelo (M5S) ha chiuso il discorso: "Mi taccio per educazione. E rinuncio al mio intervento". A quel punto, però, è intervenuto anche il leghista Stefano Candiani, che mostrando i pesanti faldoni degli emendamenti dichiara: "Vogliamo iniziare ad allenarci? Iniziamo ad allenarci" a un lungo dibattito. "Io ho tutti questi da leggere.

Intanto chiedo che ci sia un approccio più rispettoso del Senato e dei senatori perché capisco che si sta cadendo in una deriva autoritaria".  Su Twitter la senatrice del Pd Emma Fattorini ha commentato: "Inizia la guerriglia M5S".

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