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Gli invasori israeliani sempre più dentro la distriscia di Gaza: continuano raid, altre vittime nella notte

Il primo ministro Netanyahu: "Operazione può estendersi"
Non si ferma l'offensiva israeliana su Gaza. Altri sette palestinesi sono stati uccisi nella notte in un raid che ha colpito un gruppo di persone che si trovavano all'uscita di una moschea di Khan Younes; il portavoce dei servizi di soccorso Ashraf al-Qudra ha raccolto tre vittime appartenevano alla stessa famiglia. Così il tragico bilancio delle vittime sale ad oltre 300 persone morte a 12 giorni dall'inizio delle offensive tra Israele e Hamas. Da giovedì sera, ossia da quando l'esercito israeliano ha lanciato l'offensiva via terra, i morti sono più di 50, decine i feriti.  Ieri sera un raid nel nord della Striscia aveva ucciso 4 bambini, tra cui tre fratellini. Il razzo ha colpito una casa, un'altra strage familiare.

L'obiettivo dichiarato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu è quello di distruggere i tunnel di Hamas. "Se occorre, l'ordine impartito all'esercito - ha spiegato - è di tenersi pronto ad una possibile estensione significativa dell'operazione". Ne ha parlato anche con il presidente americano Barack Obama, con cui ha avuto una telefonata e con il quale ha rivendicato il diritto di Israele a difendersi dai razzi.

"Nessun Paese può accettare che razzi siano sparati ai suoi confini", ha risposto Obama, aggiungendo tuttavia che "gli Stati Uniti e gli alleati sono preoccupati per i rischi di un'ulteriore escalation e per le perdite di vite innocenti". Di questo tema il presidente americano ha parlato poi con il primo ministro inglese, David Cameron; in un colloquio telefonico si sono detti si sono detti d'accordo sulla necessità di un cessate il fuoco prima possibile.

Un cessate il fuoco chiesto anche dall'Onu. Il sottosegretario per gli Affari politici Jeff Feltman durante la riunione del Consiglio di Sicurezza dedicata a Gaza ha chiesto lo stop ai combattimenti, indispensabile tra Israele e Hamas affinché abbiano successo gli sforzi umanitari. Lo stesso Feltman ha aggiunto che sabato il segretario generale Ban Ki-moon partirà per una missione in Israele proprio per tentare di allentare la tensione nella Striscia. Secondo il segretario "Israele deve fare molto di più per fermare l'uccisione di civili". L'affermazione di Ban ha provocato una protesta del premier israeliano Netanyahu, che lo ha chiamato per contestare il paragone fatto "tra Israele e Hamas". Il Consiglio di Sicurezza ha condannato il lancio di razzi da Gaza, che ha posto fine alla tregua umanitaria, e si è detto "allarmato dalla pesante risposta israeliana", con la sua offensiva di terra iniziata giovedì sera.

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