Sono già nove, tra cui un neonato di 5 mesi, le vittime dell'offensiva di terra israeliana nella Striscia di Gaza iniziata alle 21.30 di giovedì. Il portavoce dei servizi di sicurezza palestinesi Ashraf al-Qudra ha dichiarato che all'alba tre uomini sono stati uccisi a Khan Yunis e uno a Rafah.
Vittime che si aggiungono a quelle della notte: 5 persone, riferiscono fonti mediche, freddate da proiettili di diversi carri armati caduti tra Rafah e Beit Hanun. Anche un soldato israeliano è rimasto ucciso durante l'offensiva terrestre. Il totale provvisorio dei morti a Gaza sale a 250 dall'inizio dell'offensiva, fino a giovedì solo aerea, tra il 7 e l'8 luglio, riferisce il capo dei servizi di emergenza di Gaza, Ashraf al-Qudra. I feriti sono 1.850. Tra gli israeliani si conta una sola vittima e decine di feriti.
L'operazione di terra è scattata alle 21.30 di giovedì, dopo che l'esecutivo aveva approvato l'espansione di Protective Edge. Sono seguiti colpi intensi e in rapida successione di artiglieria, diversi raid aerei e colpi sparati dalla marina israeliana verso il nord della Striscia. L'obiettivo ha precisato l'esercito israeliano, "non è rovesciare il governo di Hamas". Si punta a far saltare i tunnel in cui avviene il passaggio e lo stoccaggio delle armi. A Gaza è stata tagliata l'elettricità. Agli israeliani che abitano nell'area di confine è stato ordinato di restare in casa.
"Aspettavamo con ansia questa operazione di terra" a Gaza "per impartire una lezione a Israele". È la risposta lanciata dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, alla notizia dell'offensiva. L'invasione è "folle" e avrà "conseguenze terribili".
