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Incontro tra Pd e M5s su legge elettorale. Renzi. “Passi avanti ma scettici su vostra volontà”

È presente anche Matteo Renzi all'incontro con la delegazione del M5S per discutere di riforme e legge elettorale. Il secondo, dopo quello del 25 giugno. I pentastellati mettono sul tavolo un piano di riforma elettorale alternativo in cinque punti.

La proposta si basa su un primo turno proporzionale senza sbarramento e un eventuale secondo turno, qualora nessuna lista superasse il 50%. I punti centrali, come spesso ribadito in questi giorni, doppio turno e preferenze. Richieste in parte condivisibili, afferma Renzi, a cominciare dalle preferenze e dal no alle candidature plurime, ma bisogna tenere conto del "compromesso" necessario per avere l'accordo della maggior parte delle forze politiche. Renzi aggiunge anche che nonostante gli oggettivi "passi avanti" nel dialogo con il M5S sulla legge elettorale, il Pd resta "un po' scettico" sulla reale volontà del movimento "anche perché - aggiunge - leggiamo dichiarazioni su P2, democrazia autoritaria...".

"Presentiamo una proposta alternativa di sistema elettorale - spiega il deputato del M5S Danilo Toninelli - Il primo punto è un proporzionale senza soglie di sbarramento per colmare un deficit di rappresentatività dato dal doppio turno. Al primo turno vince chi prende un voto più del 50%, altrimenti c'è il ballottaggio".

Botta e risposta sulle preferenze tra Di Maio e Serracchiani. "Siete disposti a cedere sulle preferenze in cambio della governabilità?" ha chiesto il vicepresidente della Camera. Immediata la replica della governatrice dem del Fvg "Perché dovremmo fare un mercimonio della riforma?".
Per il Movimento 5 Stelle sono presenti Paola Carinelli, Vito Petrocelli, Luigi Di Maio e Danilo Toninelli. Con Matteo Renzi ci sono invece i vicesegretari Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini, l'eurodeputata Alessandra Moretti e il sottosegretario Gianclaudio Bressa.