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Arrestato pensionato di Quartu S.E. per bracconaggio.

Il sette luglio scorso, alle ore 21,15, personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Servizio Ispettorato di Cagliari, ha proceduto all'arresto in flagranza di reato di un bracconiere di Quartu Sant'Elena, Enrico Pinna, di 64 anni, sorpreso con un'arma clandestina di fattura artigianale, "tubo fucile", utilizzato per la caccia di frodo agli ungulati. Il tubo è stato rinvenuto durante un controllo sul territorio. 
Stante la gravità del fatto, derivante dall'estrema pericolosità dell'oggetto, e considerata la presenza di innumerevoli case in prossimità, con conseguente esposizione di persone a tale condotta criminale, il personale del nucleo investigativo ha effettuato un appostamento, a seguito del quale ha sorpreso l'arrestato ad armare uno dei tubi fucile, in località "Su Reu - Solanas", nel territorio comunale di Maracalagonis.

L'arma, fissata tramite filo di ferro su delle aste metalliche e puntata verso un mucchio di mandorle utilizzate come esca, è costituita da un tubo idraulico azionato da un meccanismo a scatto che agisce su una cartuccia cal. 12 caricata a munizione spezzata. Il percussore, a sua volta, viene azionato dal passaggio dell'animale mediante un filo metallico teso. L'arma era collocata fra la vegetazione di lentischi e olivastri, su una porzione di terreno attigua ad un sentiero, e in prossimità di varie abitazioni, la più vicina delle quali distante non oltre trenta metri

Successivi controlli sul territorio circostante hanno permesso l'individuazione, a poche centinaia di metri dal primo, di un altro tubo fucile pronto a sparare al passaggio di una preda, posizionato in un terreno attiguo alla strada provinciale, e riconducibile allo stesso Pinna. Inoltre sono state individuate, nella stessa area, altre quattro postazioni predisposte per l'alloggiamento di "tubi fucile".

L'uomo quindi è stato dichiarato in arresto e poi accompagnato presso il carcere di Buoncamino in attesa del processo.

Con tale ennesima operazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, si è inferto un duro colpo all'attività di bracconaggio praticata da criminali privi di scrupoli, con un metodo di caccia estremamente pericoloso per l'incolumità pubblica ed in una zona abitata e frequentata da turisti ed escursionisti facilmente raggiungibile dalle attigue località turistiche costiere.