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Denunciate varie persone dell’autogestita di caccia “Isola di Sant’Antioco” .

Alle 07:00 di questa mattina, a Sant’Antioco, i carabinieri della Stazione del paese, coadiuvati anche dal Nucleo Elicotteri CC di Cagliari Elmas, hanno eseguito alcune perquisizioni su ordine della Procura della Repubblica di Cagliari, a firma di Daniele Caria, che dirige un’indagine di più ampio spazio che riguarda l’autogestita di caccia “Isola di Sant’Antioco” .

I militari hanno perquisito le abitazioni di G.C. presidente dell’autogestita, pensionato e di L.M. 50 enne, residente a Sant’Antioco, già cassiere e segretario dell’autogestita, nonché la sede sociale sita in via Nazionale di Sant’Antioco. Entrambi sono indagati dalla Procura della Repubblica di Cagliari per truffa aggravata e violenza privata in concorso con altre persone che fanno parte del comitato di gestione dell’autogestita di Caccia ossia, F.L., 54 enne; F.G., 65 enne di Carbonia; A.G., 60 enne di Sant’Antioco; P.A., 36 enne di Sant’Antioco; C.P., 55 enne di Sant’Antioco; P.N., 73 enne di Sant’Antioco; M.M., 54 enne di Sant’Antioco; S.D. 44 enne di Calasetta; S.S., 69 enne di Calasetta; S.F., 56 enne di Calasetta; M.G., 81 enne di Calasetta, e qualche altro al vaglio della Procura.

Gli inquirenti, che in passato avevano acquisito dei documenti contabili e bancari, ritengono di aver trovato con le perquisizioni di oggi, ulteriori riscontri utili per dimostrare quanto denunciato da alcuni soci dell’autogestita di Sant’Antioco – Calasetta, successivamente espulsi dall’autogestita.

Gli investigatori dell’Arma stanno facendo anche accertamenti su una serie di danneggiamenti con il fuoco subiti da alcuni dei soci espulsi. Infatti, nel corso delle indagini è emersa la presenza di un’utilitaria (sempre la stessa) aggirarsi nei pressi di alcuni luoghi ove poco dopo si sono verificati gli incendi, con il conseguente danneggiamento di alcuni casolari di campagna-

Le indagini continuano e non è escluso che nelle prossime settimane si possa arrivare all’identificazione dei mandanti e degli esecutori materiali.
I carabinieri di Sant’Antioco stanno hanno acquisito forti elementi probatori contro i responsabili e si ritiene di poter chiudere a breve tutta l’attività.

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