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Imaging delle lesioni ischemiche cerebrali” all’avvio il Corso ad altissimo contenuto scientifico al Brotzu

Il prossimo 5 Luglio si terrà all'Ospedale Brotzu di Cagliari presso l'Aula Atza Il corso di Imaging delle lesioni ischemiche cerebrali, che, intende offrire a radiologi, neurologi, specialisti in medicina d’urgenza e tecnici di radiologia un aggiornamento sulla diagnostica in fase acuta dello stroke cerebrospinale. La presenza nel ruolo di relatori di autorevoli esperti di rilievo internazionale, quali il Prof. Massimo Gallucci dell’Università dell’Aquila, attuale presidente della Associazione Italiana di Neuroradiologia, il Prof. Timo Krings dell’Università di Toronto (Canada) e il Prof. Fabio Triulzi, dell’Università di Milano garantiscono la realizzazione di un evento di straordinaria qualità scientifica che la S.C. di Radiologia dell’AO Brotzu è onorata di ospitare.

La realtà delle problematiche cerebrovascolari - Nonostante i progressi nello screening, la modificazione dei fattori di rischio cerebrovascolari e l'introduzione di nuove terapie trombolitiche ed endovascolari, l'ictus ischemico cerebrale in fase acuta continua a rappresentare un grande problema per la salute a tutte le età.

Circa l'85% degli ictus sono ischemici mentre il 15% sono emorragici, attribuibili ad occlusione persistente dei grossi vasi encefalici da parte di emboli partiti dal cuore o distaccatisi dalle pareti 'malate' dei vasi del collo.

Nei bambini e nei giovani, la rottura accidentale o per malattia congenita dei vasi del collo, chiamata dissezione, e la persistenza del forame ovale cardiaco sono le principali cause di ictus.

È ormai noto che un buon controllo della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo nel sangue e l'astensione dal fumo rappresentano efficaci misure di prevenzione dell'ictus nell'adulto. La tempestività della diagnosi è fulcro fondamentale per il trattamento dell'ictus cerebrospinale e delle sue conseguenze.

Nell'ultimo decennio, di fronte al sospetto clinico di ictus, la diagnostica per immagini è riuscita, non solo al confermare la presenza della sofferenza ischemica cerebrale rispetto ad altre cause mediante la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC, ma anche a fornire molto rapidamente indicazioni sul tipo di trattamento sia farmacologico che endovascolare da praticare nel paziente con ischemia encefalica oltre che a dare indicazioni sulla sua prognosi anche in termini di recupero funzionale. Infatti, la TAC cerebrale si è arricchita di tecniche ultraveloci che valutano la perfusione ematica cerebrale durante la somministrazione di mezzo di contrasto endovenoso oltre che informare sullo stato di salute dei vasi del collo e cerebrali con il contemporaneo studio angiografico mediante TAC, detto angiotac; il tutto in circa 100 secondi. Meno frequentemente anche il midollo spinale è colpito da ictus ischemico o emorragico per cause talora diverse da quelle encefaliche e per questo più difficili da diagnosticare rapidamente. Infatti, in tale campo sono decisive le immagini di Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) migliorate da studio angiografico con RMN che giocano un ruolo preliminare al trattamento angiografico endovascolare, essendo ormai poco frequente l'intervento del neurochirurgo. Com-red

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