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Comune di Sassari, Consiglieri di maggioranza Pd criticano scelte sindaco su giunta e programma.

I consiglieri comunali eletti nel Partito Democratico, che in queste settimane hanno rappresentato con argomenti e toni pacati le loro posizioni alla città e al Sindaco in relazione al metodo e al contenuto utilizzati per nominare la Giunta, prendono atto con grande disappunto che dopo i vari tentativi di ricondurre a una sintesi politica complessiva la discussione, con una ripartenza che affrontasse l’insieme delle questioni sul tappeto, criteri da utilizzare, competenze, consenso elettorale e conclusivamente ruoli da ricoprire, niente è cambiato.

Nella riunione dello scorso lunedì 30 giugno, nella quale sono stati apprezzati i toni e gli argomenti non ultimativi e il clima collaborativo, enfatizzati oltre misura dagli organi di informazione, abbiamo avuto conferma della sostanziale identità di impostazione posta in essere fino ad oggi. Stessa proposta, con la variante di un’eventuale apertura a un tecnico, stessi argomenti.

Si continua a ragionare in termini di “posti” e/o di deleghe confermando una struttura squilibrata e non rappresentativa dell’insieme della proposta stessa, peraltro rilevata da altre forze della maggioranza nel corso dell'incontro plenario. Vogliamo ripeterlo con decisione: non stiamo chiedendo posti o spazi maggiori.

Non condividiamo l’impianto che sta alla base delle decisioni del Sindaco che utilizza criteri “a geometria variabile” per garantire a quella che considera la sua parte con rappresentanze esterne e pretende da altri solo consiglieri con l’unico fine di “riequilibrare” (parole sue) le rappresentanze nei gruppi consiliari, confermando una ansia correntizia o di parte, come se fosse l’unica sua preoccupazione.

Non condividiamo la logica che premia anche senza consenso e che rappresenta in maniera incomprensibile parti del nostro Partito e la sua lista civica (tre consiglieri, due assessori).

La Giunta in carica è la Giunta del Sindaco.

Non ci sfuggono le prerogative in capo al primo cittadino, ma a nessuno, e meno che ad altri al Sindaco, dovrebbero sfuggire le prerogative dei consiglieri eletti e l’esigenza che le proposte rispondano ai criteri della ragionevolezza, della rappresentatività e della competenza.

Non ravvisiamo queste condizioni al momento attuale, prendiamo atto del rifiuto opposto alla nostra proposta, avanzata ieri, di un incontro conclusivo, rappresentativo sia degli eletti che del contesto che ha portato alla designazione del candidato a Sindaco a seguito del risultato paritario delle primarie e agli impegni conseguenti.

Un pessimo avvio, carico di tensioni e incomprensioni nel quale ciascuno assumerà le proprie responsabilità a partire da noi che ci muoveremo rispettando il mandato che gli elettori ci hanno affidato nell’esclusivo interesse della città. Com-red

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