Al termine di complesse indagini di polizia giudiziaria condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cagliari, i finanzieri del comando provinciale hanno notificato 6 avvisi di conclusione indagini nei confronti di S.G., 84 anni di Messina e residente a Cagliari, S.P., 58 anni di Messina e residente a Cagliari, M.A., 53 anni di Cagliari, F.S, 46 anni di Cagliari residente a Quartu Sant’Elena, M.V., 75 anni di Villasalto e residente a Cagliari, C.L., 60 anni di Iglesias e residente a Cagliari, accusati dei reati di bancarotta fraudolenta, frode fiscale ed omesso versamento di ritenute ed imposte, quando ricoprivano, a vario titolo, la carica di amministratori della OR.S.A.T. S.C.A.R.L., con sede legale a Cagliari , operante nel settore dei trasporti su terra, della Si.Ge.Men. S.R.L., con sede legale a Cagliari, operante nel settore del catering e della ristorazione collettiva e della Ser.A.T. S.R.L., con sede legale a Cagliari, operante nel settore delle pulizie industriali.
L’operazione di servizio, portata a termine dagli specialisti del Nucleo di Polizia Tributaria, ha consentito di smascherare due noti commercialisti cagliaritani, S.G. e S.P., padre e figlia, i quali, avvalendosi della fattiva collaborazione di diversi “prestanome”, avevano ideato e realizzato un ingegnoso ed insidioso disegno fraudolento - attraverso stratagemmi contabili e bancari, l’interposizione di diverse società facenti parte di un consorzio di imprese costituito ad “hoc”, l’emissione e l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1 milione di euro, finalizzato a distrarre beni e denaro societari - provocando dolosamente un’elevatissima posizione debitoria nei confronti dell’erario, pari ad oltre 5 milioni di euro e causando il gravissimo dissesto finanziario della Or.S.A.T. e della Si.Ge.Men fino a determinarne l’inevitabile fallimento.
Le indagini di polizia giudiziaria hanno consentito inoltre di accertare, attraverso l’inserimento di crediti fittizi, quantificati in circa 2 milioni di euro, che i bilanci societari erano stati falsificati allo scopo di far risultare un maggiore attivo patrimoniale e minori perdite di esercizio, in modo da nascondere il grave stato di insolvenza.
Le indagini, infine, hanno portato, durante lo scorso mese di maggio, al sequestro a carico degli indagati, di 6 immobili, tra cui 2 prestigiose ville ubicate in Villasimius (Ca), località “Porto Sa Ruxi”, e Quartu Sant’Elena (Ca), località “Capitana”, nonché disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 1,1 milioni di euro.