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Renzi: “Al via ricambio generazionale nella Pa

"Scuola, processo telematico, identità digitale e semplificazione fiscale. Sono questi i risultati principali dell'odierno consiglio dei ministri esposti dal premier Matteo Renzi durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Un pacchetto di interventi che mira nelle intenzioni dell'esecutivo a dare una nuova direzione alla Pubblica amministrazione. Ma il premier non dimentica anche le polemiche degli ultimi giorni e dell'autosospensione di alcuni senatori dem.

Proprio sulla Pa il presidente del Consiglio si sofferma, spiegando il metodo e gli scopi delle decisioni del governo: "Interveniamo con decreto legge sul ricambio intergenereazionale, con la modifica del trattenimento in servizio, per creare 15mila posti nella Pa. Riduciamo inoltre di molte ore i permessi sindacali nella Pa". Inoltre, tutti gli ottomila comuni avranno lo stesso modulo per la Scia e il permesso a costruire. Eliminato poi anche il diritto di rogito per i segretari comunali e la riduzione del 50 per cento del diritto camerale. Le Pmi infine risparmieranno il 10% sulle bollette, secondo quanto previsto dal decreto crescita.

Entro il 15 giugno saranno sbloccati i fondi per la scuola. L'impegno del governo, ha spiegato Renzi, va nella direzione di assegnare gli spazi del patto di stabilità rispondendo alle domande dei sindaci.

Il decreto legislativo prevede la dichiarazione fiscale precompilata e adesso sarà portato all'attenzione delle commissioni parlamentari. Venerdì il termine fissato dal premier per l'approvazione.

"Abbiamo nominato i componenti di Enit, Anac, Istat, Agenzia per le entrate, agenzie del demanio, Agenzie beni confiscati e Consob" ha annunciato poi il premier, spiegando come ora parte l'iter di nomina effettiva. In particolare l'Anac, l'Agenzia anticorruzione, ora guidata da Raffaele Cantone, avrà i poteri esistenti e anche i poteri dell'autorità di controllo e vigilanza dei contratti e servizi pubblici.

"Se utilizzi il tuo voto decisivo in commissione per affossare un progetto del governo, non stai esercitando la tua libertà di coscienza ma stai cercando di affossare la legge costituzionale. E' del tutto normale, evidente e pacifico il potere sostitutivo". Così il premier Matteo Renzi ha poi commentato i casi di Mauro e Mineo. In particolare, su quest'ultimo, Renzi ha sottolineato: "accetto ogni discussione ma non mi rassegno che vinca la palude".