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Pubblica amministrazione, incontro tra i sindacati e il ministro Madia. La bozza della riforma

Dalla mobilità obbligatoria ai tagli dei permessi sindacali, passando per il blocco degli incarichi dirigenziali per chi è in pensione. Il turnover legato solo ai limiti di spesa e non al numero di persone, che potrà così allargare le maglie degli ingressi. Questa la bozza della riforma della pubblica amministrazione, composta da 26 articoli, su cui il governo e il ministro Marianna Madia si confronteranno in giornata con le sigle sindacali. Un confronto che si annuncia non facile. Il testo di riforma è pronto ad approdare in Consiglio dei ministri venerdì 13 giugno.

Non sarà possibile restare nella Pa dopo l'età di pensionamento oltre il 31 ottobre. La bozza di riforma elimina l'istituto del trattenimento in servizio.
I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso purchè sia nell'arco di 100 chilometri. Nella bozza di riforma si sottolinea che entro 50 chilometri le diverse sedi sono considerate "stessa unità produttiva" mentre tra 50 e 100 Km devono esserci esigenze organizzative e produttive Permessi sindacali dimezzati Dal primo agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro insieme, sono "ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale",  "ai fini della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica".

I componenti delle Autorità indipendenti "non possono essere nuovamente nominati" a pena di decadenza "per un periodo pari alla durata dell'incarico precedente". Inoltre, possono essere effettuate assunzioni solo con "concorsi unici con cadenza annuale": "sono nulle le procedure concorsuali avviate in violazione" degli obblighi del testo "e le successive eventuali assunzioni".

In caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, la Pa procede alla "risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all’accesso" alla pensione "con conseguente corresponsione del trattamento".

Il Governo sta anche lavorando alla messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti. Nella bozza si chiarisce che le funzioni di vigilanza e controllo dell'attività del Pra sono esercitate dal ministero dei Trasporti. Il ministro dell'Economia stabilirà le misure dell'imposta regionale di immatricolazione per tipo, categoria, emissioni e potenza dei veicoli. Gli importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015 fino a un massimo del 12%.

Paletti anche per quanto riguarda gli appalti pubblici; nel caso di mancanza dei requisiti necessari per partecipare alla gara, l'Autorità di vigilanza dei contratti pubblici può disporre l'esclusione del concorrente dalla gara e e "la sospensione da uno a tre anni dalla partecipazione" alle gare pubbliche. Queste direttive, tuttavia, si applicano solo ai bandi di gara "pubblicati successivamente alla data di conversione in legge" del decreto.