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Renzi: entro estate Italicum e prima lettura riforme

"La legalità non è un optional". Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi alla festa di Repubblica al teatro San Carlo di Napoli dove è intervistato da Ezio Mauro. Parla del Mose e delle difficoltà di un'inchiesta giudiziaria che "riguarda i ladri ma anche le guardie". Un'inchiesta in cui pesa il ruolo della politica. "Chi volesse negare una evidente responsabilità della politica - dice il premier - anche per la mia parte politica, sarebbe fuori dalla storia".

Sulla corruzione serve una "risposta strutturale", annuncia il premier. Bisogna scongiurare il rischio di proposte spot, dettate solo dall'ansia. Il monito è quello di frenare un'"Emergenza educativa", per cui occorre ripartire dalla scuola, dall'istruzione, dalla cultura, dalla Rai. La "scommessa" per i prossimi anni per Renzi è quella legata agli investimenti in educazione e cultura per sconfiggere la crisi. Definisce il sistema fiscale nostrano "farraginoso, assurdo e devastante" e promette la lotta all'evasione con metodi elettronici e senza blitz.

Rilancia l'idea del Daspo per  politici e corruttori: "Mi fai la cortesia, tu che hai corrotto o concusso qualcuno, di non mettere più piede negli appalti pubblici". Sulla corruzione si fa sul serio, assicura Renzi, e annuncia che "venerdì faremo provvedimento di legge per incidere sulla vigilanza e sulle procedure" degli appalti. La promessa è che i condannati non possano mettere più piede in un ufficio pubblico se non per chiedere un documento.

"Se falliamo è tutta colpa mia ma se ci si l'Itorna a volare, a crescere". Renzi parla del ruolo del Paese nell'Unione Europea, che - afferma - non deve più essere considerato la "Cenerentola d'Europa". Si concentra poi su uno dei "fallimenti" dell'Italia, definisce non accettabile quello che è accaduto nella bonifica dell'ex acciaieria di Bagnoli e assicura la sua presenza costante a Napoli "ogni tre mesi per fare il punto sulla bonifica di Bagnoli". Rai: cambiare governance e strategia  Torna a parlare di Rai, il premier: "Possiamo chiedere alla Rai di tornare a fare servizio pubblico e di educare le future generazioni di italiani?" e promette il cambio di governance e di strategia.

"Ci sono le condizioni perché entro l'estate" - afferma Renzi - possa essere approvata "la legge elettorale" e si possa incassare "la prima lettura della riforma costituzionale".

E sempre sulle riforme il premier dice di non aver parlato con Berlusconi dopo le elezioni "e farò sapere quando lo farò. Ma credo che lui abbia tutto l'interesse a stare in questo patto. Ha l'occasione di chiudere questo accordo, nel rispetto di forze politiche" contrapposte. Parla poi di un documento dell'Italia con la strategia dei prossimi anni per l'Ue, un programma che si concentri sulle cose e non sui nomi.