Resta alta la tensione nell'est dell'Ucraina. Sono almeno "100 i morti" nella battaglia di ieri a Donetsk. Lo annunciano i responsabili dell'autoproclamata Repubblica popolare (Dnr). Tra le vittime "almeno la metà sono civili", ha detto il leader Denis Pushilin. "Non riusciamo ancora a recuperare i cadaveri, siamo sotto il tiro dei cecchini".
In precedenza, il ministro dell'Interno di Kiev aveva stimato "decine di morti" tra le fila dei ribelli, mentre il sindaco di Donetsk aveva parlato di 40 vittime: 2 civili e 38 combattenti tra entrambe le fazioni.
La Dnr precisa che molte vittime sono legate all'attacco a colpi di rpg contro 2 camion con insegne mediche che trasportavano feriti. "E' un crimine contro l'umanità", hanno denunciato le autorità dei separatisti a Donetsk.
L'operazione "anti terrorismo" nell'est dell'Ucraina "deve durare e durerà ore, non mesi". Lo ha detto il neo presidente Petro Poroshenko. Parole che fanno eco a quelle del vice premier che, in mattinata, ha dichiarato: l'operazione militare contro i separatisti dell'est dell'Ucraina continuerà "finché sul territorio ucraino non rimarrà neanche un singolo terrorista (così le autorità di Kiev chiamano i filorussi armati)".
L'aeroporto di Donetsk intanto è ancora teatro di combattimenti. Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, annuncia che lo scalo è di nuovo "pienamente controllato" dalle forze armate di Kiev. Ma secondo la tv russa Rossia 24 e il Financial Times, non è chiaro chi controlli l'aeroporto, dove si sentirebbero ancora spari ed esplosioni. Secondo alcune fonti, inoltre, le forze ucraine avrebbero preso il controllo del ponte Putilovsky, a nord della città.
Si contano vittime anche a Sloviansk. Si tratterebbe di almeno tre civili, tra cui una donna. Lo affermano le emittenti russe, mostrando le immagini di tre cadaveri a terra, in un bagno di sangue. A loro vanno aggiunti altri due morti tra le fila dei miliziani separatisti.
A poche ore dalla proclamazione ufficiale di Poroshenko come nuovo presidente ucraino, il Cremlino ha fatto sapere che è ancora presto per parlare di un incontro del neo capo di Stato con Vladimir Putin. Parlando con il quotidiano Kommersant, il portavoce di Putin ha ricordato la posizione del leader russo che, alla vigilia del voto di domenica, si era detto già pronto a collaborare con le nuove autorita' di Kiev. "A oggi la posizione di Vladimir Puin non è cambiata" ha ribadito Peskov. E in risposta alle dichiarazioni di Poroshenko, che ha detto di voler incontrare l'omologo russo nella prima metà di giugno, il portavoce ha osservato che "è ancora troppo presto per parlarne".
Le salme del reporter italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete russo Andrei Mironov, uccisi sabato scorso nel villaggio di Andreevka, nell'est Ucraina, hanno lasciato l'obitorio di Sloviansk su un camioncino diretto a Kharkiv, dove i corpi saranno posti su due carri funebri. Le spoglie di Mironov saranno consegnate al consolato russo, quelle di Rocchelli saranno portate a Kiev, dove domenica sono arrivati i genitori. Lo hanno riferito all'Ansa fonti dell'ambasciata italiana in Ucraina.
"Cordoglio per la morte di Rocchelli" Vladimir Putin, ha avuto una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a cui ha espresso il suo cordoglio per l'uccisione del fotoreporter italiano Andrea Rocchelli. Lo ha reso noto il Cremlino. Nella stessa telefonata, Putin ha chiesto che le autorità di Kiev fermino l'operazione militare nell'est dell'Ucraina, dove ha perso la vita il giovane, e avviino un dialogo con i leader delle regioni russofone per cercare una soluzione alla crisi.