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Pd in vantaggio ovunque. In Piemonte Chiamparino vicino al 50% seguito da Bono (M5S)

Chiusa la conta dei voti per le europee, alle 14 è cominciato lo spoglio per le elezioni amministrative. Ieri si è votato anche in Piemonte e in Abruzzo per la presidenza della regione e in 4.095 comuni – tra cui Firenze, Bari e Bergamo – per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali. I ballottaggi sono stati fissati per l'8 giugno.

Le prime ad essere scrutinate saranno le schede che riguardano i nuovi consigli regionali e, a seguire, lo spoglio per gli altri comuni tra cui 27 capoluoghi di provincia (Biella, Verbania, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Pescara, Teramo, Campobasso, Bari, Foggia, Potenza, Caltanissetta, Sassari, Tortolì).

Dopo il trionfo netto del Pd alle europee, la strada sembra spianata per il candidato del centrosinistra Sergio Chiamparino, che guida nettamente lo spoglio elettorale con il oltre il 49% dei consensi. Staccato, e di molto, il candidato del M5S Davide Bono accreditato del 22%. Terzo il candidato di Forza Italia e Lega che sfiora il 19%. Netta quindi l'affermazione di Chiamparino che rischia però, se queste cifre non cambieranno, di doversela comunque vedere al ballottaggio probabilmente con Bono.

In Abruzzo, alle europee, la forbice tra Pd e Movimento5Stelle è stata molto più stretta che nel resto del paese: 32,38% contro il 29,74%, con Forza Italia al 18,69%. Ed anche alle regionali i democratici e il loro candidato Luciano D'Alfonso sono, per il momento, davanti con il 31,41% dei voti, seguiti però da vicino dal candidato del centrodestra Gianni Chiodi al 22,25%.

Bari e Firenze sono le città più grandi chiamate a eleggere sindaco e consiglio comunale. Nel capoluogo pugliese si è votato per il post-Emiliano, con il candidato del centrosinistra Antonio De Caro dato per favorito anche se mancano ancora i dati. Già delineata appare invece la scelta dei fiorentini per il dopo-Renzi. Dario Nardella infatti, sindaco uscente avente assunto le funzioni di primo cittadino dopo l'addio di Renzi e candidato del Pd viaggia su percentuali "bulgare", attorno al 60%. Lontanissimi gli avversari: Marco Stella (FI e Lega) è al 13% e Miriam Amato (M5S) all'8%. Ed anche a Prato, unico grande piazza dove il Pdl governava, si avvicina al centrosinistra. Matteo Biffoni, candidato del Pd, è avanti con il 59% mentre Roberto Cenni, sindaco uscente, è fermo al 27%.

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