Campagna elettorale, si chiude. Ultima serata di comizi, poi il silenzio elettorale e, infine, il voto di domenica. Si alzano i toni. I leader dei tre partiti più importanti non si risparmiano e affrontano le piazze - Grillo e Renzi - o luoghi chiusi, Berlusconi. Il leader del Pd Matteo Renzi chiede di scegliere "la speranza e non la paura". Il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo chiede il voto "per aprire il parlamento europeo come una scatola di Wurstel". Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi invita a "non sottovalutare il pericolo Grillo".
Il premier Matteo Renzi ha presentato i risultati degli 80 giorni di governo e promesso un bonus di 80 euro anche per i pensionati nel 2015. La ricetta presentata da Renzi per far ripartire l'Italia si basa su punti fermi: giù le tasse, lavoro e scuola collegata alla cultura. E per il premier bisogna continuare andare avanti con la serrata tabella di marcia che si è dato il governo: "Tutte le date sono state confermate ma dobbiamo darci le scadenze perché l'Italia è come una bicicletta che sta in equilibrio solo se pedala". E a chi gli chiede se il voto alle europee possa cambiare il percorso delle riforme, Renzi risponde: "Sulle riforme andremo avanti comunque, non mollo. Il risultato elettorale sarà più importante in Europa che in Italia".
Se vincesse Grillo "non posso immaginare cosa succederà, si tratta di una presenza inquietante, potranno succedere dei disordini inquietanti", ha detto Berlusconi. Poi ancora: "Grillo non fa più ridere, fa e deve fare paura". "I regimi autoritari", conclude, sono nati "nelle stesse condizioni economiche" dell’Italia di oggi. "Il voto a Grillo è assolutamente pericoloso", insiste l'ex Cavaliere, sottolineando che il leader del M5S dice "le stesse cose che diceva Hitler nel 1933", sottolineando come l'obiettivo di Grillo sia quello di voler "distruggere la democrazia".
Beppe Grillo, invece, è a piazza San Giovanni, luogo storicamente simbolo della sinistra. "Non assumerò mai incarichi istituzionali" - ha detto, ribadendo, poi la volontà di celebrare un "processo pubblico e digitale, nei confronti di politici, imprenditori e giornalisti che hanno portato il paese allo sfascio". Sull'esito del voto, Grillo si mostra ottimista: "Noi stravinciamo, il 26 maggio stupiremo tutti".