In Sardegna, dal 30 giugno, oltre 50mila imprese e professionisti avranno l’obbligo di accettare pagamenti elettronici tramite POS.
Quindi, fra poco più di un mese, l’idraulico che effettua la riparazione domestica, la bottega della frutta sotto casa o un professionista che chiede l’anticipo spese, dovranno dotarsi del lettore di bancomat e carte di credito per accettare, obbligatoriamente, pagamenti per importi superiori ai 30 euro.
Confartigianato Sardegna - L’obbligo è parte di un provvedimento, il Decreto Legge convertito poi in Legge con il “Mille Proroghe”, che “mira ad agevolare la diffusione della moneta elettronica in Italia”.
Per Confartigianato Sardegna, rimane però un provvedimento che non incentiva l'innovazione e obbliga a sistemi che per alcune attività risultano addirittura obsoleti. Per l’Associazione, infatti, sarebbe auspicabile, nei tempi brevi, usare sistemi di pagamento elettronici tramite email e smartphone piuttosto che obbligare al Pos.
A livello nazionale, l’Associazione Artigiana si è attivata per chiedere in primis uno slittamento, anche se al momento non si è in grado di prevedere se e quando ci sarà; inoltre è stato proposto l’innalzamento dell’importo minimo per il quale si applica l’obbligo (da 30 a 50 euro) ma soprattutto l’abbattimento dei costi di gestione.
Per evitare la corsa dell’ultimo minuto e non incorrere in eventuali sanzioni, Confartigianato Imprese informa che gli uffici territoriali dell’Associazione in tutta la Sardegna, sono a disposizione di imprese e professionisti per fornire informazioni sul Pos e supporto per l’attivazione del sistema di pagamento elettronico.