Mentre in Italia si indaga sui suoi rapporti con l’ex ministro Claudio Scajola e sua moglie Chiara Rizzo deve ancora rientrare dopo essere stata arrestata in Francia, Amedeo Matacena parla ai microfoni di Rainews24 da Dubai, dove si trova tuttora latitante.
“Sono venuto qui per chiedere asilo politico, invece sono stato arrestato e ora sono a disposizione delle autorità degli Emirati in attesa della decisione sull’estradizione chiesta dallo Stato italiano”. Matacena si difende e nega qualsiasi rapporto con la criminalità organizzata: “Io mafioso? Assolutamente no, quello che leggo su internet e nei quotidiani è assolutamente fantasioso, anzi radicano la follia". Condannato per concorso esterno in associazione mafiosa dichiara di non aver mai avuto rapporti con la 'ndrangheta calabrese.
"Mi sento un perseguitato, anzi lo sono". Alla domanda se in questo modo senta di rispettare la giustizia italiana è sicuro: “Mi sto solo difendendo. Sto esercitando i miei diritti: ho proposto un ricorso straordinario alla Cassazione e finché la Corte non si pronuncerà, chiedo che la sentenza contro di me non venga espletata”.
Sottolinea poi di fronte ad una foto che lo ritrae con la moglie Chiara Rizzo e l'ex Ministro Scajola "non c'è nessun soldo investito in Lussemburgo".
Momenti di commozione quando ripensa alla compagna, anche lei in manette. “Chiara è una donna solare, soffre di claustrofobia, ha tante debolezze, non riesce neanche a usare il bagno se non è pulito. Stava cercando di contattare le autorità italiane e invece l’hanno arrestata”. Si sente in colpa? “Se penso ai figli, penso che ho tolto loro la madre”.