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Ucraina, rapiti e subito liberati 7 volontari della Croce Rossa

Dopo gli osservatori dell’Osce, presi in ostaggio e poi rilasciati, stessa sorte è toccata a 7 volontari della Croce Rossa, (6 ucraini e uno svizzero), catturati con l'accusa di spionaggio a Donestk dai filorussi, che hanno assaltato venerdì sera l'ufficio dell'organizzazione umanitaria. Per i 7 si è trattato di un sequestro lampo: sono infatti tornati in libertà dopo poche ore. Uno di loro sarebbe stato picchiato con un calcio di fucile ed è ora ricoverato in ospedale.

Resta alta dunque la tensione nel Paese alla vigilia del referendum separatista indetto per domenica 11 maggio nelle regioni di Donestk e Lugansk, nell'est. I filorussi infatti vanno avanti nonostante l’invito del presidente russo Vladimir Putin a rinviare la consultazione. E gli Usa avvertono: "I referendum sono illegali secondo la legge ucraina e secondo noi sono un tentativo di accrescere le divisioni e il disordine nel Paese" ha spiegato la portavoce del Dipartimento di Stato americano. "Crediamo che non debbano realizzarsi, sono illegittimi e non li riconosceremo" ha aggiunto.

Il risultato della consultazione è considerato un potenziale trampolino di lancio verso l'adesione alla Russia. Le due regioni insieme contano una popolazione di 7,3 milioni di abitanti sui 46 milioni di tutta l'Ucraina.
Intanto scorre ancora sangue nell’est dell’Ucraina a seguito degli scontri tra i separatisti e l’esercito di Kiev. Secondo il governo regionale di Donetsk, 7 persone sono morte e 39 ferite, ieri, nella città di Mariupol. Il governo centrale di Kiev in precedenza aveva invece dato notizia di 20 "terroristi" e un poliziotto uccisi. Negli scontri di ieri, inoltre, secondo il ministro dell'Interno ucraino Aesen Avakov, sarebbe stato catturato dai separatisti filorussi il comandante della polizia di Mariupol, Valeri Androshchuk-

La crisi ucraina è stata oggetto dell'incontro informale tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande in visita in Germania. Argomento principale di discussione, la possibilità che l'Unione europea imponga ulteriori sanzioni sulla Russia per le sue azioni in Ucraina.