L’economia del mare produce lavoro e ricchezza soprattutto in Sardegna.
Lo dimostrano i 1.633 milioni di euro di valore aggiunto generati nel 2013 dalle 8.968 imprese sarde che hanno dato occupazione a oltre 38mila addetti, impegnati nell’alloggio e ristorazione, nella filiera ittica, nelle attività sportive e ricreative, della cantieristica, nella movimentazione di merci e passeggeri via mare, nella ricerca e tutela ambientale e nelle estrazioni marine.
Sono questi i dati sulla nostra isola, emersi dal Rapporto Unioncamere sull’Economia del mare, presentato pochi giorni fa.
Analizzando il valore aggiunto, a livello nazionale, l’Isola, occupa la 10a posizione; infatti primo è il Lazio, con 6,4miliardi di euro, seguito dalla Liguria con 4,7miliardi di euro.
“Abbiamo un patrimonio tutto da scoprire che, se sfruttato a dovere, genererebbe circa 2,8 miliardi di euro di ulteriore valore aggiunto – conclude il Presidente di Confartigianato – ovvero un totale di quasi 4,5miliardi di euro sulla nostra Sardegna, che andrebbe a incidere per il 14,9% sul totale dell’economia isolana”.