Uno speciale battaglione di poliziotti è stato inviato da Kiev a Odessa, città nel sud dell’Ucraina, dopo gli scontri e le tensioni tra filorussi e filogovernativi dei giorni scorsi. Lo rende noto su Facebook il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov. "Questa è una delle unità formate recentemente da attivisti civili" ha riferito, precisando che ne fanno parte molti originari di Odessa.
La città, dove venerdì 40 filorussi sono morti in un incendio nella Casa dei sindacati, dopo gli scontri con i filo governativi, continua ad essere terreno di tensione e accuse reciproche tra Mosca e Kiev.
Ieri alcuni militanti ucraini nazionalisti (sostenitori dell’unità del Paese) si sono recati sul luogo dell'incendio e hanno nuovamente issato una bandiera ucraina che era stata tirata giù e bruciata dai filorussi.
E sempre ieri una folla di separatisti si è radunata davanti alla sede della polizia reclamando il rilascio dei 160 arrestati per i tafferugli, in gran parte filo Mosca. La protesta si è presto trasformata in un assalto, con lanci di pietre contro le finestre e il portone d'ingresso divelto, mentre i poliziotti si barricavano all'interno. Alla fine sono stati liberati una settantina di arrestati.
Recatosi a Odessa per commemora le vittime, il premier ucraino ad interim Arseniy Yatsenyuk ha accusato la Russia di mettere in atto “un piano per distruggere l’Ucraina”. Poco prima aveva accusato la polizia di non aver "fatto nulla per fermare i disordini" a Odessa, annunciando il licenziamento di tutti i vertici e promettendo un'inchiesta completa.
La Russia invece continua a puntare il dito contro Kiev e chiede che l'Osce e il Consiglio d'Europa diano "immediatamente una valutazione imparziale" sugli ultimi sviluppi della crisi.
Sul fronte diplomatico da Berlino si lavora per riallacciare i fili di un dialogo che potrebbe passare per una mediazione dell'Osce - il suo presidente sarà a Mosca mercoledì - e per una nuova conferenza a Ginevra.
Intanto la situazione resta critica anche nella città orientale di Sloviansk. Almeno 5 esponenti delle milizie filorusse sono rimasti gravemente feriti oggi nel corso di nuovi scontri tra militanti e forze ucraine. A riferirlo è l'agenzia russa Interfax che cita un portavoce delle forze separatiste.
Siamo circondati da vicino. Molti negozi stanno chiudendo perché non ci sono merci da commerciare", ha dichiarato la stessa fonte descrivendo la situazione nella città completamente accerchiata dalle forze di Kiev. "Si teme un'offensiva imminente", ha detto.
C'è poi la questione energetica. I flussi di gas russo verso l'Europa, che transitano attraverso il territorio ucraino, rimangono stabili. Lo ha assicurato un portavoce di Gazprom. Venerdì scorso la Russia ha minacciato di tagliare le forniture di gas naturale all'Ucraina a partire da giugno se entro la fine di maggio Kiev non comincerà a pagare il suo debito pregresso nei confronti di Mosca, pari a circa 3,5 miliardi. Gazprom fornisce circa il 30% del gas consumato in Europa, e metà di tali forniture transitano via Ucraina.