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Primo maggio, i sindacati: “Ora investimenti per la crescita e il lavoro”

"Il grande dramma di questo paese è che manca il lavoro e mancano soprattutto gli investimenti sul lavoro". Così la leader della Cgil Susanna Camusso interviene ai microfoni di Rai News 24, da Pordenone, dove le forze sindacali celebrano il primo maggio. "Bisogna decidere che la precarietà è una delle cause della crisi" scandisce Camusso, che chiede una "nuova e chiara politica industriale", per risolvere vertenze aziendali, come quelle della Lucchini di Piombino.

"Troppi spot, troppi luccichi, serve concretezza". Il leader della Cisl Raffaele Bonanni chiede al governo "una discussione aperta sui temi della crescita". "Servono infrastrutture - dice il segretario del secondo sindacato italiano - e la regolamentazione del lavoro non basta, se non è accompagnata da investimenti veri".

"Meno burocrazia e meno tasse per far ripartire l'industria". Queste le parole d'ordine del leader della Uil, Luigi Angeletti. Come per gli altri leader sindacali, anche per Angeletti "gli ottanta euro di sgravi irpef ai lavoratori sono un buon inizio", ma la "pressione fiscale sul lavoro deve ancora e sensibilmente esser ridotta". Infine, per il segretario della Uil, "la retromarcia della Electrolux - che potrebbe mantenere in vita gli stabilimenti e non ridurre gli stipendi - rappresenta come in Italia si possa ancora fare industria".