Gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare economicamente l'Ucraina e a sostenere il processo di stabilizzazione del Paese. Il vicepresidente degli Usa, Joe Biden, durante l'incontro con i deputati della Rada Suprema, il Parlamento ucraino, detta però una condizione all'aiuto americano: il parlamento e il governo devono combattere il "cancro della corruzione endemica nel Paese".
Le elezioni presidenziali del 25 maggio, continua il vicepresidente Biden, sono una tappa fondamentale per la storia dell'Ucraina per procedere sulla strada delle riforme e "noi siamo pronti ad aiutare i vostri leader a cogliere l'opportunità di creare un'unità nazionale". Gli Stati Uniti, ha sottolineato, sono a fianco dell'Ucraina di fronte a "minacce umilianti".
La visita del vice di Obama proseguirà con i colloqui con il presidente Alexandr Turchinov e il premier Arseni Yatseniuk.
La visita di Biden arriva nel mezzo della violenta polemica tra Mosca e Kiev sul rispetto degli accordi di Ginevra, del 17 aprile. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha attaccato duramente Kiev per aver "violato l’accordo di Ginevra", firmato il 17 aprile scorso da Russia, Usa, Ue e Ucraina e finalizzato ad attenuare la crisi nel Paese. “Gli accordi di Ginevra non specificano l'arco temporale ma le misure devono essere prese urgentemente" ha osservato. Lavrov ha poi dichiarato che Mosca metterà fine a qualsiasi tentativo di scatenare una guerra civile in Ucraina e ha definito la sparatoria di Pasqua vicino alla città di Sloviansk "oltre ogni limite".
Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Deshchytsya si è detto "sorpreso" dalle accuse lanciate stamani dal suo omologo russo. Lavrov, ha detto Deshchytsya secondo quanto riportato dall'agenzia Unian, "non è a conoscenza di quanto viene fatto in Ucraina riguardo agli accordi di Ginevra". Il governo di Kiev, ha aggiunto, si sta consultando regolarmente con i firmatari dell'accordo per trovare "il modo di far scendere la tensione nell'est dell'Ucraina".
I membri della commissione speciale di monitoraggio dell'Osce in Ucraina hanno incontrato Viaceslav Ponomariov, il "sindaco popolare" dei filorussi a Sloviansk, una città dell'Ucraina orientale di fatto in mano alle milizie e agli insorti pro-Mosca. Lo fa sapere l'agenzia Interfax. L'incontro è durato circa due ore e si è incentrato, tra l'altro, sull'accordo di Ginevra del 17 aprile e sulla detenzione del sindaco Nelia Shtepa.





