E’ terminato intorno alle 23.30 l’incontro a palazzo Chigi tra il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Al centro del faccia a faccia le riforme. "L'accordo sulle riforme con FI tiene: restano fermi i paletti fissati nel patto del Nazareno, mentre ci saranno aggiustamenti su alcuni punti marginali". Fonti di Palazzo Chigi sintetizzano così l'esito del faccia a faccia.
Dopo l'incertezza delle ultime settimane, Renzi e Berlusconi confermano la tenuta del patto sulle riforme siglato lo scorso gennaio al Nazareno. In oltre due ore di faccia a faccia a Palazzo Chigi, il premier e il leader di Forza Italia ribadiscono la comune volontà di andare avanti sia sulle riforme elettorali che sull'Italicum. Fonti sia azzurre che vicine al premier spiegano che si è trovato l'accordo su alcune modifiche, ma non sostanziali al ddl costituzionale, non si tocca ad esempio lo stop al Senato non più elettivo. Dall'ex cavaliere, inoltre, è arrivato l'impegno sulla tenuta del suo partito e sul timing: ok al primo via libera entro il 25 maggio. Il faccia a faccia è iniziato poco prima delle 21, hanno partecipato anche Gianni Letta e Denis Verdini, che accompagnavano Berlusconi, oltre a Lorenzo Guerini e Luca Lotti al fianco invece di Renzi.
I due si vedono per la seconda volta dopo quello al Nazareno che gettò le basi dell’accordo per la nuova legge elettorale, la riforma del titolo V della Costituzione e delle riforme in generale, e che tante polemiche suscitò in casa Pd.
L'incontro, che arriva alla vigilia della decisione del tribunale di Milano che potrebbe già oggi decretare l'inizio dell'esecuzione della pena per la condanna definitiva di Berlusconi per evasione fiscale, è stato richiesto con insistenza proprio da Berlusconi, tornato appositamente a Roma per la prima volta dopo il ricovero all'inizio della settimana scorsa al San Raffaele.