Al via la campagna elettorale del Pd per le elezioni europee e amministrative del 25 maggio. Ad aprirla, a Torino, è Matteo Renzi. Una città scelta non a caso, visto che in Piemonte si vota anche per le regionali e l'ambizione del Pd è di conquistare la regione con il suo candidato Sergio Chiamparino.
"Chiamparino è stato un modello per tanti noi quando abbiamo cominciato a fare i sindaci e sono sicuro sarà un ottimo presidente di regione", ha detto Renzi dal palco del Palaolimpico di Torino. "Sono felice che torni a fare il tesserato e l'iscritto al Pd. - ha aggiunto - Gli chiediamo in cambio di mantenere sempre quella straordinaria capacità di dire le cose in faccia: noi abbiamo bisogno di avere persone più esperte di noi, più sagge di noi". Poi ha lanciato un "appello": "Cari candidati sindaci circondatevi di gente che sa dirvi di no, di dirvi quando sbagliate".
"Sono d'accordo con Sergio (Chiamparino), la sinistra che non cambia non è sinistra. Diventa destra, perde la dignità di essere sul fronte del progressismo.
"Noi che siamo l'Italia che rispetta tutte le regole europee, e non si può dire altrettanto per altri Paesi, noi che ci siamo stufati di andare a Bruxelles a prendere la lezione, noi - rispettando le regole europee - andiamo in Europa per cambiarle. Andiamo - ha aggiunto - per portarla ad essere l'Europa dei popoli e non dei tecnici". "Entro il 25 maggio dobbiamo arrivare al superamento del bicameralismo".
“Entro il 25 maggio dobbiamo arrivare al superamento del bicameralismo" ha detto. "Superare il bicameralismo perfetto è sempre stata la posizione di questo partito, se adesso qualcuno ha cambiato idea è un problema suo. Noi siamo pronti a discutere nel merito, ma non cambiamo posizione".
"A maggio riusciremo a fare la riforma del fisco e andremo con la ruspa sulla Pa, sapendo che dentro la stragrande maggioranza dei lavoratori sono perbene e disponibili a impegnarsi, ma devono essere motivati". Lo ha detto Renzi nel suo intervento. "Ma chi non lavora - ha ammonito - non può avere l'alibi che la politica è spendacciona. Iniziamo a dare il buon esempio con il superamento delle Province e del Senato".
"Chiedere un sacrificio ai manager non è una punizione. E' inaccettabile che gli stipendi siano aumentati del 170 per cento. Pensavo di essere criticato per il tetto, troppo alto, a 238mila euro. Accusateci pure di demagogia ma è una questione di credibilità delle istituzioni, noi resteremo in contatto con la realtà". "Chiedere un sacrificio ai dirigenti pubblici - ha detto Renzi - è dare un piccolo segnale".
"Quest'anno non ce la facciamo, ma il 2015 sarà l'anno in cui interverremo sulle pensioni sotto i mille euro" ha annunciato. L'occupazione Tra i temi toccati dal premier nel suo intervento anche l'occupazione: "Non più barriere all'entrata" del mercato del lavoro, "dobbiamo discutere tra di noi, chiedo al Pd di essere coraggioso" ha detto.
"Noi siamo pronti a cambiare noi stessi, ma le regole che raddoppiano la disoccupazione non funzionano, non è la ricetta che salva l'economia. E' inutile essere il partito del lavoro se non diamo occupazione".
Parlando della crisi economica il premier ha affermato: "Se non siamo capaci di restituire dignità sociale alla scuola, il Pd non ha senso". "Nessun Paese esce dalla crisi - aggiunge - se non mette l'istruzione al centro. Noi abbiamo fatto una cosa semplice, mettendo a disposizione 3,5 miliardi di euro perché entro la prossima estate possano essere fatti tutti gli interventi chiesti dai Comuni. Ma il Pd deve andare casa per casa, piazza per piazza ad ascoltare insegnanti e genitori per capire cosa va fatto per restituire dignità all'istituzione scuola. Su questo il Pd deve tornare a fare il Pd".
Non è mancato da parte del premier anche un attacco al leader del Movimento 5 Stelle: "Non possiamo fare campagna elettorale andando ogni giorno dietro ai post di Grillo. Dovevano cambiare il Palazzo, ma il Palazzo ha cambiato loro. Noi non andremo dietro ai profeti dell'insulto. Lasciamo Grillo nel suo brodo".
Chiudendo il suo intervento, Renzi ha poi lanciato un messaggio chiaro: "Nei prossimi mesi non perdiamo tempo a litigare tra noi, c'è tanto da fare, dobbiamo andare pancia a terra per cambiare l'Italia".