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Pesca abusiva: 4500 ricci rigettati a mare dalla Guardia Costiera, verbalizzati i contravventori

Nella tarda mattinata di ieri, i militari della Guardia Costiera di Carloforte, sono intervenuti per reprimere l’attività illecita di pesca ricci in località “Geniò” sull’isola di San Pietro. Sul posto sono giunti prima i reparti di terra che hanno accertato la pesca di ricci da parte di due sommozzatori con una persona a seguire su un barchino d’appoggio di circa 5 metri di lunghezza. I ricciai regolarmente autorizzati venivano da Quartu Sant’Elena, ed il pescato era destinato alla vendita presso il “Poetto” di Cagliari.

Questi, subito dopo aver notato i marinai, si sono dati alla fuga verso l’isola di Sant’Antioco ma il gommone veloce classe Alfa della Guardia Costiera di Carloforte era già partito per intercettarli prima che potessero avvicinarsi alla costa dell’isola maggiore.

Sono stati accompagnati presso l’Ufficio della Capitaneria di Porto, dove sono seguite le attività di routine: sequestro e rigetto a mare dei ricci e contestazione dell’illecito al conduttore del natante.

Il fenomeno della pesca professionale, seppur ancora vivo e lecito nei termini di tempo per l’isola maggiore sarda, vede una tutela particolare per l’isola di San Pietro: un Sito di Interesse Comunitario che ha chiuso i battenti alla pesca professionale dei ricci di mare già con provvedimento della Regione Autonoma Sardegna dal 15 marzo.

L’attenzione per preservare l’ecosistema mare rimane un punto fermo nella campagna di controlli della Guardia Costiera, ciò per garantire che l’ambiente, vero punto di forza per l’isola carolina, mantenga il suo naturale assetto di prim’ordine.

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