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Def, effetto riforme sul Pil 0,3%. Dalle privatizzazioni 12 miliardi

Raddoppia al 26% l'imposta sulle plusvalenze delle quote Bankitalia: sarebbe l'asso del governo per raggiungere i 6,6 miliardi per tagliare il cuneo. La misura, non contenuta nel Def, è comunque sul tavolo del Cdm. L'effetto espansivo delle riforme si manifesterà "debolmente" nel 2014 per poi risultare "via via più pronunciato" negli anni successivi. Lo si legge nella bozza del Pnr allegato al Def. In particolare il Pil risulterebbe maggiore di 0,3 punti percentuali nel 2014, per raggiungere gradualmente nel 2018 un livello di 2,1 punti percentuali più elevato.

Il governo punta a ridurre l'Irap di almeno il 10% attraverso il contemporaneo aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. E' quanto si prevede in più bozze del Piano nazionale delle riforme allegato al Def in discussione in Cdm. I proventi delle privatizzazioni ammonteranno a circa dodici miliardi nel 2014. Gli introiti saranno utilizzati per ridurre il debito pubblico. Anche nel 2015, 2016 e 2017 i ricavi saranno di circa 10-12 miliardi annui, pari a circa 0,7 del Pil.

"Quando parliamo di salute non ci riferiamo soltanto a un settore della Pubblica amministrazione'', sottolinea nel suo intervento il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ringrazia il Presidente della Repubblica per la sua presenza a sottolineare l'impegno delle istituzioni in un settore motore di traino per tutto il Paese. A iniziare dall'attenzione al basso tasso di maternità che lo caratterizza. E qui l'occasione di un saluto alla Ministro neo mamma Marianna Madia. Renzi che si concede, quindi, una battuta sulle 82 slide per gli annunciati tagli alla sanità della revisione della spesa, per ribadire che le coperture ci sono da giorni nel Documento di economia e finanza che sarà licenziato dal consiglio dei ministri e che il  Governo è al lavoro per razionalizzare gli sprechi, introducendo per esempio – incalza il primo ministro – quei costi standard nei servizi che evitano paradossi di analisi e interventi che costano più a Canicattì che a Milano.

Governo al lavoro insieme alle Regioni, dice Renzi, che restano importati per la valorizzazione del territorio. Passaggio dell'intervento dedicato alle riforme istituzionali che le vedono protagoniste della composizione del futuro Senato  Salute per parlare poi di alimentazione e quindi di Expo2015, il cui tema è dedicato, e annunciare un nuovo appuntamento venerdì a Milano per incoraggiare il progetto, conclude Renzi, che non risparmia di ricordare il triste episodio all'Ikea di Roma e quindi la morte di un bambino per l'assenza di semplice cultura di primo soccorso.  E infine ancora, l'impegno sul tetto agli stipendi dei manager e senza punire nessuno - rassicura Renzi -  ''magari solo fare a meno di qualche auto blu''.

Un sistema sanitario da rendere più efficiente, questa la strada maestra per il ministro Beatrice Lorenzin agli Stati generali della Salute, aperti formalmente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.  Perché è immorale sprecare i soldi pubblici, dice Lorenzin, ed è invece necessario investire in innovazione e ricerca. Solo con la prevenzione alla salute si vince la sfida dei costi e si rilancia l'economia, sostiene.