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Renzi: “E’ la mia fonte di ispirazione”. Obama: “Fiducia nelle riforme italiane”

"E' un grande piacere ospitarlo a Villa Madama. Tutti i giornalisti italiani sanno che Obama non solo è il presidente Usa: per me e la mia squadra è fonte di ispirazione". Con queste parole il presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha aperto la conferenza stampa congiunta insieme al presidente americano a Villa Madama.

Un incontro che, per l'ex sindaco di Firenze, "conferma la grande amicizia e partnership" tra Italia e Usa. Una relazione che Renzi ha definito affascinante invece è quella tra Usa e Ue, dimostratasi "nella dura e forte protesta per le scelte contro il diritto internazionale compiute dalla Russia" e soprattutto in un periodo in cui "l'Europa ha bisogna di crescita e occupazione". E per questo motivo, quel messaggio che ha caratterizzato la campagna di Obama, 'Yes we can', "oggi vale anche per noi in Italia", dove "non abbiamo più alibi, dobbiamo cambiare noi stessi".

Renzi ha poi ringraziato il presidente Usa per il dialogo di oggi che ha fatto riferimento "alla difesa di valori comuni. La nostra cooperazione e partnership spaziano dalle grandi questioni internazionali alla vita di tutti giorni. I nostri nonni hanno combattuto per l'Europa, gli Usa hanno combattuto per salvare la democrazia in Europa. Mia mamma piangeva davanti alle immagini del crollo del muro di Berlino. Serve un percorso di unificazione dell'Europa in cui l'Europa sia terra di cooperazione ma anche di crescita e occupazione".

"Buon pomeriggio" è stato l'esordio in italiano invece di Obama prima di prendere la parola. Poi anche il presidente americano ha parlato del rapporto tra i due Paesi, ringraziando l'Italia per l'impegno nella Nato e ha annunciato la partecipazione degli Usa all'Expo di Milano.

Fiducioso nel lavoro dell'esecutivo italiano sulle riforme, Obama è intervenuto sulla situazione in Ucraina, augurandosi che "la Russia attraversi la porta della diplomazia e collabori con tutti noi per risolvere la questione ucraina in modo pacifico". Il numero uno della Casa Bianca ha poi sottolineato che il dibattito in Europa tra "crescita e austerity è un dibattito sterile: le finanze pubbliche devono essere in ordine ma più si cresce e più i conti sono in ordine". Il presidente americano è poi anche ritornato sull'incontro in mattinata con Papa Francesco: "abbiamo parlato molto tempo delle sfide, dei conflitti e di come sia difficile mantenere la pace nel mondo. Ci siamo concentrati sul Medio Oriente e sulle sue preoccupazioni per i poveri e gli emarginati".

Ai cronisti Obama ha poi anche risposto ad una domanda sugli F35, ricordando come "negli Usa abbiamo ridotto le spese per la difesa, riconosco che in Europa, ne ho parlato con Napolitano e Renzi, ci sono opportunità per una maggiore efficienza e rendimento", mentre Renzi ha precisato che sui Marò "l'Italia ha chiesto un ulteriore appoggio agli Stati Uniti".

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