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Crimea, la bandiera russa sventola su tutte le navi della Marina ucraina

Il tricolore della Federazione Russa sventola su tutte le unità da guerra delle quali Kiev disponeva in Crimea. Lo ha annunciato ufficialmente il generale Valery Gherasimov, capo dello Stato maggiore interforze di Mosca, dopo la presa dell’ultima superstite della Marina militare ucraina nella penisola annessa alla Russia. "Alla data del 26 marzo 2014 - ha aggiunto Gherasimov incontrando i giornalisti - le bandiere della Russia sono state issate su tutti i 193 tra distaccamenti militari e sedi amministrative delle Forze Armate dell'Ucraina in Crimea".  Intanto il presidente ad interim ucaraino, Olekandr Turchynov ha chiesto al Parlamento di approvare una serie di esercitazioni militari con le truppe Nato.

Il ministero degli Esteri russo ha chiesto a Kiev di revocare il divieto agli equipaggi delle compagnie aeree russe di sbarcare negli aeroporti ucraini per riposare durante i voli internazionali, sostenendo che tale pratica "viola le previsioni della normativa internazionale sulle condizioni di sicurezza del volo". Lo riferiscono le agenzie russe. Kiev però smentisce di aver impedito ai membri dell'equipaggio della compagnia russa Aeroflot di scendere da aerei in aeroporti ucraini. Un portavoce dell'agenzia di frontiera ucraina ha fatto sapere che l'unico incidente del genere aveva avuto luogo il 24 marzo, quando nel corso di un controllo dei passaporti era emerso che nei confronti di un membro dell'equipaggio di un aereo russo era stato emesso un divieto di viaggio. In segno di solidarietà, ha aggiunto il portavoce, i sui colleghi rimasero con lui a bordo del velivolo.

Quest'anno il Pil russo potrebbe crescere solo dell'1,1% o addirittura calare dell'1,8% (contro il+2,5 previsto dal governo) in caso di uno scenario shock, legato alla crisi ucraina: lo ha reso noto la Banca Mondiale in un briefing a Mosca. Inoltre, la fuga dei capitali dovrebbe oscillare tra gli 85 e i 150 miliardi di dollari, a seconda dello scenario (rispettivamente a basso e ad rischio). Infine, l'inflazione dovrebbe attestarsi tra il 5,5% e il 6%, sopra il target del 5% della Banca centrale.

Intanto Barack Obama ha sfidato Vladimir Putin. Nella conferenza stampa conclusiva del summit sulla sicurezza nucleare, martedì all’Aja, ha lanciato un messaggio chiaro alla Russia: "Se non si fermerà ci saranno altre conseguenze e altri costi". Obama ha poi ribadito l'unità dell'Alleanza atlantica: "Ci stiamo organizzando -assicura - in modo ancora più intenso per fare in modo che ci siano piani di emergenza e garanzie a tutti gli alleati”.   Russia fuori dal G8 Un messaggio, quello di Obama, giunto all’indomani della riunione del G7, che si è svolta lunedì sera, a margine del primo giorno del summit sulla sicurezza nucleare. I 7 grandi hanno deciso che se la Russia non cambia strategia resta fuori, temporaneamente, dal G8 che da Sochi si trasferisce a Bruxelles.

Vertice Ue-Usa oggi a Bruxelles Oggi la crisi ucraina sarà sul tavolo del vertice Ue-Usa di oggi, che vede il presidente americano per la prima volta a Bruxelles. Obama incontrerà anche il segretario generale della Nato. Mosca: un'eventuale risoluzione dell'assemblea Onu complicherà la crisi Mosca ritiene che l'eventuale adozione domani, da parte dell'assemblea generale dell'Onu, della risoluzione ucraina che denuncia il referendum in Crimea e la sua annessione alla Russia non avrà "alcun effetto" sulla posizione russa e "complicherà la situazione". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Ghennadi Gatilov, citato dall'agenzia Interfax.

Sulla crisi ucraina soffia anche la bufera abbattutasi su Yulia Timoshenko. L'ex premier ucraina si sarebbe scagliata contro Putin dicendosi "pronta a imbracciare un mitra e sparare in fronte a questo mascalzone". Una dichiarazione che sarebbe emersa in una telefonata con il deputato del partito (filorusso) delle Regioni Nestor Shufrich, intercettata e pubblicata su internet. A scatenare la bufera però è soprattutto un’altra frase: nella telefonata, l’ex "pasionaria" della Rivoluzione arancione avrebbe suggerito di uccidere con armi nucleari gli otto milioni di ucraini di etnia russa, concentrati per lo più nel sud-est del Paese.

Sul suo account Twitter, Timoshenko ha confermato che "la conversazione ha avuto luogo", ma ha precisato che "il passaggio sugli 8 milioni di russi in Ucraina è un montaggio. Infatti ho detto che i russi in Ucraina sono ucraini". Dietro l’intercettazione -  secondo Timoshenko – ci sarebbe l’Fsb, i servizi segreti russi. "Privet (ciao) Fsb" scrive l'ex premier su Twitter aggiungendo anche una faccina sorridente e scusandosi per il linguaggio "osceno".

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