Un piano studiato a tavolino ha permesso ad alcuni malviventi di bloccare due portavalori e fuggire con un bottino di alcuni milioni di euro. Con questo colpo torna a colpire la banda degli assalti ai portavalori, dopo l'assalto a Nuoro dell'ottobre scorso,
In questa occasione i banditi sono entrati in azione a circa quaranta chilometri da Cagliari, lungo la Statale 131, nel Comune di Serrenti. Assaltati due mezzi della "Vigilanza Sardegna", portate via sacche piane di denaro, appena prelevate dalla sede di Cagliari della Banca d'Italia e destinate agli uffici postali della provincia di Nuoro. L'ammontare preciso del bottino non è ancora stato quantificato, ma si parla di una rapina-record che potrebbe aver fruttato alcuni milioni di euro.
Il commando composto da una decina di persone tra esecutori materiali e autisti è entrato in azione nel primo pomeriggio. Il colpo era stato pianificato dettagliatamente: un furgone Fiat Fiorino seguiva i portavalori che, appena imboccata una bretella di collegamento della "Carlo Felice", sono stati costretti a rallentare a causa di un'Audi A6 parcheggiata dai banditi, simulando un guasto, sul ciglio della strada. Davanti ai due mezzi della Vigilanza Sardegna, un tir che ha ostruito la carreggiata impedendo ai mezzi blindati di allontanarsi dalla zona. Una volta intrappolati i portavalori, i banditi hanno trasformato quella piccola lingua d'asfalto in un inferno. Almeno in quattro sono scesi dai veicoli con il volto coperto e armati di mitra hanno esploso una ventina di colpi contro il furgone che trasportava denaro e assegni, centrando per cinque volte i cristalli.
Il commando ha poi obbligato i tre vigilantes che si trovavano a bordo e gli altri due che viaggiavano sul mezzo di supporto a scendere dai furgoni, li hanno immobilizzati, derubati di cinque pistole e due fucili, e con una smerigliatrice hanno aperto la porta blindata portando via le sacche con il denaro. Prima di fuggire a bordo di due auto hanno anche tentato di incendiare il camion, il furgoncino e l'Audi, usati per il colpo, tutti mezzi risultati rubati. Nel giro di pochi minuti è scattato l'allarme. Sulla 131 sono arrivati i carabinieri della compagnia di Sanluri, del comando provinciale di Cagliari e agenti della Squadra mobile e della Polstrada. Sconvolte, ma illese le guardie giurate. Le forze dell'ordine hanno fatto scattare una vera e propria caccia all'uomo in tutta l'isola e in particolare nel Nuorese. Secondo le testimonianze raccolte, infatti, i banditi avevano uno spiccato accento barbaricino.
Anche lo scorso anno il commando era composto da dieci persone ed era stato preso di mira un portavalori della Vigilanza Sardegna carico di assegni e denaro destinato agli uffici postali nel Nuorese, proprio come stavolta. Il bottino in quella occasione fu di cinque milioni di euro.




